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Tornado, restano solo i corpi. I piloti sono tutti morti

di Emiliano Condò |20 Agosto 2014 18:26

Tornado, trovato un corpo carbonizzato. Escluso che ci siano superstiti

ASCOLI PICENO – La collina in fiamme del Piceno restituisce i corpi carbonizzati dei piloti che viaggiavano a bordo dei due Tornado che si sono scontrati nella giornata di martedì in volo nei cieli sopra Ascoli. Un primo corpo è stato ritrovato attorno alle 11 del mattino nella zona di Tronzano. I resti erano nella fusoliera di uno dei due caccia.

Poco più tardi, ha annunciato il ministro della difesa Roberta Pinotti è stato ritrovato anche il secondo corpo. Ed è solo questione di tempo prima che vengano trovati anche gli altri 2. I due corpi trovati sono di due uomini. Intanto sono stati ritrovati anche due caschi e un seggiolino non “armato”, ovvero non pronto per essere espulso dal veicolo. Segno che i piloti non hanno neppure provato a spararsi fuori dai caccia.

Subito dopo il ritrovamento arriva un annuncio raggelante anche se purtroppo in qualche modo prevedibile: “Escludiamo che ci siano superstiti”.

L’Aeronautica nelle prime ore del mattino aveva  comunicato i nomi dei militari: a bordo c’erano il capitano pilota Alessandro Dotto, 31 anni di Ivrea, e il capitano navigatore Giuseppe Palminteri, 36 anni di Palermo, sul primo velivolo, sul secondo il capitano pilota Mariangela Valentini, 32 anni di Borgomanero in provincia di Novara, e il capitano navigatore Paolo Piero Franzese, 35 anni di Benevento.

“Avviata inchiesta tecnica”. “Per la prima volta una donna delle nostre forze armate, in missione, perde la vita” ha detto, commosso, il ministro della Difesa Roberta Pinotti in audizione davanti alle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato. 

I militari coinvolti sono tutti “di provata esperienza in campo nazionale ed internazionale con all’attivo numerose ore di volo sul velivolo Tornado”, ha chiarito Pinotti. “Si continuerà ininterrottamente – ha aggiunto – a perlustrare il terreno, particolarmente impervio e reso ancora più difficile a causa dei focolai di incendio che si sono sviluppati, per trovarli”. 

Il ministro ha annunciato l’avvio di un’inchiesta tecnica da parte della Difesa che si affianca a quella svolta dalla magistratura, e ha spiegato che “gli equipaggi, nel pieno rispetto dei previsti standard di sicurezza, erano impegnati in due missioni addestrative congiunte, regolarmente pianificate ed autorizzate in accordo alle norme ed alle regole del volo in vigore”. 

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