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Val di Susa: Maurizio De Giulio l’ha fatto apposta ubriaco e l’aveva già fatto

di Warsamé Dini Casali |10 Luglio 2017 10:00

Val di Susa: Maurizio De Giulio l'ha fatto apposta ubriaco e l'aveva già fatto

Val di Susa: Maurizio De Giulio l’ha fatto apposta ubriaco e l’aveva già fatto

ROMA – Val di Susa: Maurizio De Giulio l’ha fatto apposta ubriaco e l’aveva già fatto. L’aveva già fatto, sempre ubriaco e con l’assurda volontà di trasformare il mezzo sui cui viaggia in una specie di arma di vendetta. Ieri sera in Val di Susa Maurizio De Giulio, 50 anni di Nichelino (Torino), con il suo van Transit nero ha speronato di proposito dopo una lite stradale una moto: la ragazza che sedeva dietro, Elisa Ferrero di 27 anni, è morta sul colpo, il fidanzato alla guida, Matteo Penna di 29, è ricoverato in gravissime condizioni. Aveva bevuto il doppio del consentito.

Sette anni fa a Moncalieri altro incidente provocato da ubriaco: dopo aver litigato con la moglie salì furioso in auto fino a quando non ha pensato bene di bruciare un semaforo rosso a tutta velocità prima di schiantarsi contro le auto incolonnate.

Quindi aggredì i vigili urbani giunti sul posto, colpevoli di invitarlo a salire sull’ambulanza, infine minacciò i carabinieri che in manette lo portavano via. Adesso dovrà affrontare l’inevitabile processo per omicidio stradale: tra le sue mani una vettura è un ordigno, un’arma impropria e letale, il precedente di sette anni fa ne aggraverà la posizione.

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