‘Vaticano paga la manovra’: web contro i privilegi fiscali della Chiesa

Pubblicato il 22 Agosto 2011 - 13:56 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Vaticano paga tu la manovra” è il gruppo di Facebook che in poco tempo ha raggiunto 95 mila preferenze e richiede l’abolizione delle agevolazioni fiscali che lo Stato concede alla Chiesa. Il segretari del partito Radicali Italiani Mario Staderini ha quindi invitato Marco Tarquinio, direttore del quotidiano Avvenire della Cei, a confrontarsi in un dibattito sulla Chiesa e sulla manovra finanziaria affinché ” gli italiani possano farsi un’idea”. I mancati incassi da Ici e Ires che la Chiesa dovrebbe allo Stato in assenza di agevolazioni fiscali, e di 8 per mille, ammonta a 3 miliardi di euro, un risparmio non indifferente per il governo le cui casse sono in rosso.

Patrizia Clementi inun editoriale ha spiegato che “l’esenzione Ici non è costruita ad hoc per le istituzioni cattoliche ma riguarda tutte le attività non commerciali di rilevante valore sociale, anche laiche. Lo sconto del 50% sull’Ires si applica a soggetti no profit impegnati in opere di beneficenza e assistenza, non solo quelli di ispirazione cattolica” e che “rinuncia al gettito da parte dello Stato, o dei Comuni nel caso dell’Ici, non costituisce una privazione per la collettività ma il sostegno ad una meritoria opera i cui benefici ricadono sulla stessa comunità”.

Ma la replica di Staderini è dura: “nessuno vuole fare pagare l’Ici agli edifici di culto, quanto abolire l’esenzione per le attività commerciali svolte da enti ecclesiastici, come quelle ricettivo-turistiche, assistenziali, didattiche, ricreative, sportive e sanitarie, equiparandoli a chi fa le stesse cose senza insegna religiosa opera a priori, indipendentemente dal fatto che gli enti facciano davvero beneficenza ” e invita “il Pd ma anche Di Pietro e Vendola ad uscire allo scoperto ed esplicitare la propria posizione”.