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Verona, morte Tommasoli: Cassazione annulla assoluzioni, nuovo processo

di luiss_smorgana |17 Maggio 2012 21:51

ROMA, 17 MAG – La Cassazione vorrebbe condanne piu’ pesanti per Federico Perini e Nicolo’ Veneri, condannati per il pestaggio a causa del quale mori’ il giovane Nicola Tommasoli, vittima di una rissa avvenuta nel centro di Verona la notte tra il 30 aprile e il primo maggio del 2008. La Suprema corte, infatti, ha disposto un nuovo processo nei loro confronti per ulteriori capi di accusa. La Cassazione ha inoltre annullato le tre assoluzione degli altri tre giovani che hanno preso parte alla rissa.

In particolare la Suprema corte ha annullato le assoluzioni emesse dalla Corte d’appello di Venezia il 19 novembre 2010 nei confronti di Raffaele Dalle Donne, Guglielmo Corsi e Andrea Vesentini. I primi due, in primo grado, avevano ricevuto rispettivamente condanne a 12 e dieci anni di reclusione, mentre Vesentini era stato assolto. Il processo di primo grado si concluse innanzi al Tribunale di Verona il 15 settembre del 2009 con condanne a 14 anni per gli imputati principali Perini e Veneri, condanne che poi furono ridotte a dieci anni e quattro mesi in appello. Contro le assoluzioni e le pene ridotte aveva fatto ricorso in Cassazione la Procura di Venezia alla quale i supremi giudici hanno dato ragione ordinando il processo d’appello bis davanti a un’altra sezione della Corte d’Assise d’appello del capoluogo veneto. Tommasoli mori’ dopo quattro giorni di agonia e la vicenda della drammatica aggressione desto’ sgomento a Verona tanto che il Comune si costitui’ parte civile nel processo e anche nel ricorso della Procura in Cassazione. Anche i familiari del giovane ucciso hanno presentato reclamo alla Suprema corte. Il pestaggio nacque da un motivo futile e banale: Tommasoli si rifiuto’ di dare una sigaretta ai suoi aggressori.

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