SONDRIO – E’ ora formalmente indagato il fidanzatino di Veronica Balsamo, la 23enne di Grosio, in provincia di Sondrio, morta sabato scorso precipitando in un dirupo subito dopo essere uscita dall’auto sulla quale si era appartata con Emanuele Casula. L’avviso di garanzia, precisano gli inquirenti, è un atto dovuto, in quanto l’esame autoptico è un atto irripetibile e, stando all’indagine, Emanuele è stato l’ultimo a vedere viva Veronica.
I carabinieri del Nucleo investigativo di Sondrio, coordinati dal pm Elvira Antonelli, inizialmente hanno privilegiato la pista della caduta accidentale, ma sulla tragica fine della ragazza ci sono ancora molti misteri
Resta in piedi, al momento, anche l’ipotesi dell’omicidio, motivo per il quale nelle ultime ore a Emanuele Casula, 18enne operaio di Grosotto, ricoverato dopo il fatto in ospedale in stato di shock, è stato notificato l’atto: per consentirgli di nominare un consulente di fiducia all’autopsia eseguita oggi dal dottor Paolo Tricomi.
Il procuratore di Sondrio, Fabio Napoleone, ha spiegato:
“L’autopsia dirà molte cose sulle cause che hanno determinato il decesso della giovane. Utile, al fine dell’indagine, sarà conoscere anche l’esito degli esami tossicologici sulla vittima e sul 18enne”.