La corona di Veronica Panarello
RAGUSA – Il cuscino di Veronica Panarello, un cuore di petali bianchi è rimasto fuori dalla Chiesa. Al centro una scritta con petali rossi “Loris”. Sotto la firma: mamma Veronica. Il padre non l’ha neanche visto. “Fatemi andare ai funerali di mio figlio” aveva implorato in lacrime Veronica Panarello dal carcere di Catania, accusata per l’omicidio del figlio. E invece mamma Veronica è rimasta in carcere. Ignorata come il cuscino il giorno dei funerali. Sulla bara del piccolo Loris Stival, davanti all’altare, è stata posata una corona di fiori con la scritta “Il papà e il fratellino”. Al funerale ci sarebbe anche andata mamma Veronica, anche in manette, ma alla fine ha desistito. Ormai un intero paese è schierato contro di lei. E forse anche un’intera famiglia.
Ma chi è Veronica Panarello? Per l’accusa non ci sono dubbi: è lei l’assassina. Lei ha gettato il piccolo Loris in un canale dopo averlo soffocato con delle fascette. E se così non fosse? Se fosse solo la vittima? Vittima due volte, come ha urlato al suo avvocato. Prima volta vittima per la morte di Loris. Seconda volta vittima per esser stata accusata della morte di suo figlio.
“Come si può uccidere un bambino?” ha tuonato il Vescovo durante il funerale – “Solo un folle, un pericoloso folle, può compiere un simile gesto. Un folle che deve essere fermato”. E intorno alla bara del piccolo Loris è risuonata ancora la stessa domanda: è davvero mamma Veronica quel folle che deve esser fermato?