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Vicenza, doppio femminicidio: a Zlatan addebitate colpe e spese del divorzio da Lidia

di Redazione Blitz |9 Giugno 2022 16:30

Vicenza, doppio femminicidio: a Zlatan addebitate colpe e spese del divorzio da Lidia (Foto Ansa)

La sentenza di divorzio del 7 aprile scorso tra Zlatan Vasiljevic, il cittadino bosniaco accusato di aver ucciso ieri l’ex moglie, Lidia Miljkovic, e l’attuale compagna, Gabriela Serrano, prima di suicidarsi, lo obbligava a pagare il mantenimento alla famiglia e lo condannava a pagare tutte le spese processuali, addebitandogli le cause della separazione. 

E’ quanto rivelano fonti del Tribunale. L’ordinanza del giudice affidava i due ragazzi della coppia ai servizi sociali e obbligava il padre a corrispondere a Lidia Miljkovic le spese di mantenimento della famiglia, oltre a condannarlo per intero al pagamento delle spese processuali. La sentenza di divorzio, infine, addebitava solo all’uomo le cause della separazione.  

Vicenza, a Zlatan Vasiljevic tutti gli addebiti del divorzio

La storia giudiziaria di Zlatan Vasiljevic insegna che “ci vuole una rete di protezione con una filiera virtuosa”, ha detto all’ANSA il presidente del Tribunale di Vicenza, Alberto Rizzo, ricostruendo l’iter nelle aule di giustizia che ha portato al doppio femminicidio di ieri e al suicidio dell’autore del massacro delle due donne.

Rizzo ha ripercorso le denunce ripetute di maltrattamenti fatte dall’ex moglie dell’uomo, denunce, che avevano dato luogo a due procedimenti giudiziari.

Vicenza, Zlatan Vasiljevic e le condanne ridotte

“E’ tutto ancora in corso di accertamento perché ci manca qualche elemento però quello che emerge in questo momento – sottolinea – è che lui è stato raggiunto da due procedimenti penali, uno definito con una condanna in primo grado ad un anno e sei mesi, ridotta in Appello. Il Tribunale ha applicato una misura cautelare, coercitiva, attenuata poi nel corso del procedimento perché questa persona ha seguito un percorso di recupero”.

“Mi dicono che in Corte d’Appello la misura dell’allontanamento è stata revocata. La misura cautelare ha una durata definita – spiega – oltre la quale cessano naturalmente i suoi effetti”.

Rizzo dice “che la pena in Corte d’Appello è stata sospesa, non so per quale motivo. In ogni caso la sospensione della pena determina il venir meno dell’esigenza cautelare”, dunque Vasiljevic “non aveva alcun obbligo di non avvicinamento alla moglie perché aveva definito un procedimento, con una condanna passata il giudicato con pena sospesa dalla Corte d’Appello, e per quanto riguarda noi – precisa – c’era un procedimento penale ordinario, a dibattimento”.

Vicenza, Zlatan sui social: “L’uomo non è fatto per le sconfitte”

“L’uomo non è fatto per le sconfitte. Un uomo può essere distrutto, ma mai sconfitto”. E’ con citazioni come queste, da Ernest Hemingway, che Zlatan Vasiljevic sfogava sui social la propria rabbia.

Frasi allusive, spie della sua personalità: “Spesso un uomo soffre per alcuni anni, si calma, sopporta le punizioni più crudeli, e poi si abbatte su piccole cose, su qualche sciocchezza, quasi per niente”, scriveva citando Dostoevskij nell’estate del 2021. 

A nulla era servito anche un corso riabilitativo che l’uomo aveva seguito in una comunità di recupero di Bassano (Vicenza).

A Zlatana l’attestato del corso di sostegno per uomini violenti

Un corso di sostegno per uomini violenti, che aveva rilasciato a Zlatan, dopo un percorso con psicologie e psicoanalisti, un attestato di partecipazione, e che, secondo quanto riferisce il Corriere del Veneto, gli aveva permesso di ottenere dei benefici rispetto alla pena scontata in carcere dopo l’arresto nel 2019 per i maltrattamenti all’ex moglie.

Ma il carattere pericoloso di Zlatan era ben chiaro a chi aveva seguito le sue vicende giudiziarie. Nelle denunce di Lidia, l’ex moglie uccisa ieri a colpi di pistola, c’erano frasi inquietanti pronunciate da questi durante i violenti litigi in casa: “Io ti uccido, ti cavo gli occhi”.

 

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