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Vienna, ragazza romana muore per meningite: stava tornando da Cracovia

di Alessandro Avico |1 Agosto 2016 21:51

Vienna, ragazza romana muore per meningite: stava tornando da Cracovia

VIENNA – Una ragazza di una parrocchia romana è morta lunedì a Vienna per meningite. Lo rende noto la Cei, spiegando che la giovane è deceduta a Vienna, nel viaggio di rientro da Cracovia dove aveva partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù. I membri del gruppo di cui faceva parte sono stati già sottoposti alla necessaria profilassi, che consiste nell’assunzione di una compressa di Ciprofloxacina da 500 mg.

La giovane, riferisce la Cei, era transitata da Casa Italia, quartier generale a Cracovia del servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei. Per questo motivo l’ospedale di Vienna, a livello cautelativo, invita coloro che abbiano visitato la struttura ad effettuare lo stesso trattamento di profilassi. “Nel caso in cui qualcuno – raccomanda la Cei – accusasse sintomi quali febbre alta, mal di testa o di gola, problemi di vista o perdita di conoscenza, deve recarsi subito in ospedale, indicando quale potrebbe esserne la causa”.

La Chiesa italiana – si legge nella nota – si stringe nel cordoglio attorno ai familiari della ragazza rimasta vittima, a conclusione di un’esperienza che è stata all’insegna della fraternità e della condivisione”.

Intanto è allarme meningite tra i giovani pellegrini italiani. Il gruppo degli italiani alla Gmg era il più numeroso dopo quello polacco e si calcola che almeno 100mila ragazzi siano transitati dalla struttura a loro dedicata, considerato che era il punto di riferimento non solo pastorale ma anche logistico.

Gli italiani sono giunti a Cracovia in massa, da tutte le diocesi del Paese. Molti di loro hanno trascorso a Cracovia l’intera settimana passata, altri sono ancora in Polonia per continuare il pellegrinaggio. Sono arrivati in aereo ma anche con altri mezzi, spesso facendo tappa in altre città prima del raduno con il Papa.

“Casa Italia” è stata per tutta la settimana scorsa un punto di riferimento, grazie anche all’opera di molti giovani volontari, dove avveniva la distribuzione dei ticket per i pasti, degli zainetti e dove era possibile incontrare i vescovi delle varie diocesi. Molti sono i pellegrini, non solo italiani, ancora nelle città polacche. Lunedì pomeriggio si è tenuto un raduno di 200mila giovani del Cammino Neocatecumenale; nei prossimi giorni ci sono altri appuntamenti post-Gmg con i leader dei vari movimenti ecclesiastici.

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