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Whirlpool, sciopero contro esuberi. A Varese 2000 in corteo

di Daniela Lauria |13 Giugno 2015 1:02

VARESE – Sindacati e lavoratori di Whirlpool contro i 2.060 esuberi annunciati dalla multinazionale Usa. In 2.000 hanno sfilato venerdì tra Gavirate e Comerio, in provincia di Varese, dove ha sede il centro direzionale del gruppo. Otto pullman da Caserta, uno da Napoli, due da Fabriano (Ancona) e uno da None (Torino), più i dipendenti degli stabilimenti varesini, che hanno incrociato le braccia per solidarizzare con i colleghi dichiarati in esubero dall’azienda. Il corteo, vivace e rumoroso, è stato guidato dai segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Marco Bentivogli, Maurizio Landini e Rocco Palombella, che di fronte alla chiusura a riccio degli americani sugli esuberi hanno ritrovato unità d’azione.

Il piano Whirlpool, secondo Bentivogli “prevede investimenti”, ma è anche un “bollettino di guerra”. “Gli esuberi sono 2.060 – spiega – e non è così che si salva un’azienda”. Per questo “i lavoratori sono uniti – aggiunge – perché sanno bene che quando un’azienda non rispetta gli accordi sindacali, chi oggi è al riparo, domani sa di non esserlo più”. Landini sottolinea come la manifestazione sia “la prova della volontà di trovare una soluzione senza chiudere nessuna fabbrica”.

A fronte di nuove assunzioni in provincia di Varese, infatti, Whirlpool, che ha messo sul piatto oltre 500 milioni di euro di investimenti, intende chiudere Carinaro (Caserta) e None (Torino), per il quale si prospetta una soluzione con il cambio di proprietà. Caserta invece sembra non avere futuro e Landini parla di “Campania e Sud che stanno pagando un prezzo pesante alla crisi e al piano di Whirlpool”. Secondo Palombella “la chiusura di Carinaro è un delitto contro l’umanità”. Il leader della Uilm si rivolge quindi al Governo chiedendogli di “fare la sua parte in un progetto industriale che consenta a Carinaro di tornare a produrre”. A fare il nome del presidente del Consiglio è Bentivogli che lo invita ad avere “più attenzione e più rispetto per i lavoratori italiani”.

“Caro Renzi – gli ricorda – hai preso degli impegni, non dimenticarli”, dopo il giudizio entusiastico espresso lo scorso luglio a seguito della cessione di Indesit a Whirlpool da parte dei Merloni, esempio di “capitalismo dell’irresponsabilità”. Al premier il leader Fim chiede di “non stare nel mezzo”. Quanto a Whirlpool, se intende investire in Italia, secondo Landini, “lo deve fare con il consenso di tutte le persone e di tutti gli stabilimenti”. “Solo così – precisa – si può pensare di riaprire il negoziato” il prossimo 17 giugno davanti al Governo. “Non accetteremo mai – aggiunge – la chiusura di Carinaro” sottolineando che “dai lavoratori di Varese è giunto un atto di solidarietà non scontato e importante” . Per quella data Palombella chiede invece di “essere tutti uniti senza sfumature e senza divisioni per dire che il piano va cambiato”.

 

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