Per ora, si apprende da fonti investigative riportate dall’Ansa, lo screening già avviato ha portato ad una traccia elettronica compatibile: il nome di un cinquantenne di Padova, con vecchi precedenti penali, che corrisponde a quello dato dalla madre della ragazzina. Secondo la quale tuttavia Lorenzo B. sarebbe rinchiuso in carcere in Francia, a Bourges, per reati di pedofilia.
Gli investigatori italiani sono ora in attesa di riscontri dalle autorità giudiziarie francesi, per appurare se l’uomo di cui si parla sia effettivamente in carcere, e si tratti o meno dello stesso padovano individuato dallo screening sul nominativo. Solo dopo questo riscontro, si apprende dalle stesse fonti, sarebbe possibile procedere con un confronto del Dna.