USA, MIAMI- Schierati satelliti e droni per seguire l’evoluzione dell’uragano Matthew mentre si avvicina alla costa della Florida. I satelliti di Nasa e quelli dell’Agenzia americana per l’atmosfera e gli oceani (Noaa) continuano infatti a fornire dati importanti per prevederne lo sviluppo e l’evoluzione.
Agli occhi dei satelliti si sono aggiunti anche quelli del drone Global Hawk della Nasa, decollato allo scopo di raccogliere dati scientifici per meglio valutare i rischi.
Intanto è stato ridotto all’essenziale il personale e sono stati messi in sicurezza gli edifici nella base di lancio a Cape Canaveral, il Kennedy Space Center. I satelliti mostrano che l’uragano Matthew, che attualmente è di categoria 4, nella scala Saffir-Simpson (che ordina gli uragani in cinque categorie), continua a spostarsi verso la costa sud orientale degli Stati Uniti.
Secondo le ultime previsioni i venti dovrebbero raggiungere velocità di circa 200 chilometri orari, con raffiche anche di 240 chilometri orari. Le previsioni indicano anche che il vento dovrebbe perdere forza a partire da venerdì fino a scendere gradualmente sotto la soglia di una tempesta tropicale. Intanto le foto agli infrarossi e alle microonde, scattate dal satellite Aqua della Nasa quando l’uragano era sulle Bahamas, mostrano che il quadrante nord-est è stato probabilmente quello con le bande di pioggia più intense.
L’uragano è monitorato anche dalla Stazione Spaziale Internazionale, dove gli astronauti stanno fornendo immagini che stanno contribuendo a valutare l’evoluzione della tempesta. Gli scatti permettono di seguire l’evoluzione dell’uragano dal momento che ha colpito il Mar dei Caraibi fino ad ora che si sta avvicinando alla Florida.