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“L’aereo scomparso non è in quell’area dell’Oceano Indiano del Sud”

di Alessandro Avico |29 Maggio 2014 9:36

(Foto Lapresse)

SYDNEY – Due mesi di ricerche senza frutto. Con aerei, navi, task force internazionale, radar. E la conclusione affidata all’ufficialità di una nota scritta: il Boeing 777 della Malaysian Airlines scomparso ai primi di marzo non si è inabissato nella zona dell’Oceano indiano del sud in cui sono stati rilevati segnali acustici che hanno fatto pensare alla presenza delle scatole nere del velivolo.

“Possiamo ormai affermare che quella zona non è il luogo dove è finito il volo MH370”, si legge nel comunicato del Centro di coordinamento internazionale delle ricerche.

Decine di navi e aerei di una task-force multinazionale hanno effettuato ricerche in quella zona per circa due mesi, senza ritrovare nessun detrito dell’aereo. L’area era stata identificata in base a calcoli basati sui dati satellitari a disposizione degli investigatori, dopo che il volo MH370 Kuala Lumpur-Pechino aveva misteriosamente virato verso sud-ovest, per cause ancora ignote.

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