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Anthony Bourdain, ex moglie Ottavia Busia e la foto con la figlia. Rose McGowan difende Asia Argento

di redazione Blitz |12 Giugno 2018 12:59

Anthony Bourdain, ex moglie Ottavia Busia e la foto con la figlia. Rose McGowan difende Asia Argento (Foto Instagram)

Anthony Bourdain, ex moglie Ottavia Busia e la foto con la figlia. Rose McGowan difende Asia Argento (Foto Instagram)

NEW YORK – Ottavia Busia, ex moglie di Anthony Bourdain, rompe il silenzio dopo il suicidio del celebre chef americano. Lo fa con un post su Instagram, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] pubblicando la foto della figlia Ariana ad un concerto con indosso gli stivali che il padre le aveva regalato.

“La nostra bambina ha fatto il suo concerto oggi. Era incredibile. Così forte e coraggioso. Indossava gli stivali che le hai comprato. Spero che tu stia facendo un buon viaggio, ovunque tu sia”,

ha scritto Busia, con la quale Bourdain era stato sposato nove anni e con la quale era comunque in buoni rapporti.

Nelle stesse ore, con una lettera aperta ai giornali, l‘attrice Rose McGowan si schiera in difesa della collega e amica Asia Argento, attaccata sui social dopo il suicidio del compagno Bourdain. “Anthony e Asia avevano una relazione aperta, il suicidio è stata una scelta personale di Bourdain”, ha scritto nella lettera, pubblicata integralmente da Buzzfeed.

L’attrice, tra le prime accusatrici di Harvey Weinstein insieme alla Argento, ha chiesto comprensione per l’amica dopo che in rete erano circolate alcune insinuazioni sulle sue responsabilità nei confronti del compagno suicida.

Sul rapporto tra i due McGowan ha scritto:

“Avevano una relazione aperta, si amavano al di fuori dei confini delle relazioni tradizionali. Lo avevano stabilito fin dall’inizio. Asia è libera come un uccello e così era anche Anthony. Era. Che parola terribile da scrivere. E’ stata proprio Asia a chiedermi di parlare in sua vece. Aveva fronteggiato il mostro che l’aveva stuprata, Weinstein. E ora deve fronteggiare un altro mostro, il suicidio di Tony. Capisco che molta gente in queste ore ha pensato a lui come un amico. E lo so bene, la morte di un amico brucia. Ma in tanti hanno cominciato a puntare il dito. Ad accusare. Allora vi dico, non siate sessisti. Non scadete anche voi a quel livello. Il suicidio è una scelta orribile. Ma è una scelta personale. Anthony non avrebbe mai voluto sapere che Asia sarebbe stata ferita così. Semmai, che avremmo parlato tutti di più di cosa significa essere depressi. Del come cercare aiuto. Accusare non è discutere. Semmai è un modo di chiuderci a una crescita collettiva per tutto quello che riguarda malattia mentale, suicidio depressione. Come esseri umani siamo davanti ad una scelta: crescere ed essere migliori come delle fenici”.

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