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Ariel Castro si dice “non colpevole”. Mostro di Cleveland con 329 capi d’accusa

di Alberto Francavilla |12 Giugno 2013 16:28

Ariel Castro (foto Lapresse)

CLEVELAND – Ariel Castro, l’uomo che a Cleveland ha rapito e tenute segregate 3 ragazze per 10 anni, si è dichiarato non colpevole in tribunale. Castro è stato formalmente incriminato per 329 capi d’accusa.

Si tratta di accuse di rapimento, stupro e tortura di Amanda Berry, Gina DeJesus e Michelle Knight, e anche di omicidio aggravato, per avere in maniera premeditata causato ad una di esse almeno un aborto.

Tra le accuse di sequestro di persona c’è anche quella relativa alla bimba, che è nata in prigionia e ora ha sei anni. Nell’udienza, brevissima, Castro, che indossava la divisa arancione dei carcerati, ha sempre mantenuto il capo chino e non ha pronunciato alcuna parola.

La dichiarazione di non colpevolezza è stata pronunciata per lui dal suo legale. Le tre donne riuscirono a fuggire dal loro aguzzino il 6 maggio scorso, dopo essere state rapite tra il 2000 e il 2004.

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