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Spread, rendimento, default…nella crisi si fa largo l’Astrofinanza

di Elisa D'Alto |9 Gennaio 2012 13:11

ROMA – L’amore, il lavoro? La fortuna? Macché, roba vecchia: oggi dall’astrologo si va con il Sole 24 Ore sotto braccio. “Come andrà lo spread?”, “che rendimenti avranno i Bot a 2 anni?”. Si chiama Astrofinanza il nuovo ibrido tra la scienza dei numeri e quella delle costellazioni. Un incrocio in cui molti iniziano a credere in tempi incerti di crisi economica. E crederci da oggi potrebbe essere tardi: fortunati sono coloro che da almeno 5 anni hanno una certa dimestichezza con l’astrofinanza. Perché nel 2006 gli esperti in materia avevano iniziato a prevedere tutto: dai mutui subprime alla crisi Lehman Brothers del 2008 fino al rischio default del 2011.

Ha il sapore della profezia avvenuta il discorso fatto nel luglio 2006 da una delle massime autorità in materia, l’astroanalista austriaco Manfred Zimmel. Lo studioso aveva predetto: “Ci troviamo davanti all’inizio di una fase molto bizzarra con tre anni neri alle porte, su differenziali molto traumatici fino al 2012”. Il consiglio di allora? Diffidare delle azioni e puntare sull’oro, che in effetti all’epoca era quotato sugli 850 dollari l’oncia, oggi è arrivato intorno ai 1600.

E di materia seria si tratta: il signor Zimmel negli anni scorsi ha ricevuto il riconoscimento dell’agenzia americana di rating TimerDigest per la miglior newsletter in ambito astrologico.

Zimmel vi ha convinto? Bene, meglio non leggere allora le previsioni per i prossimi anni perché c’è poco da star tranquilli. “La crisi ha mutato identità. Dalla crisi dei subprime del 2007 si è passati alla crisi dell’economia reale del 2008 che successivamente si è trasformata, dal 2009-2010, in una crisi politica. A partire dall’agosto 2013 si arriverà ad una crisi totale che coinvolgerà tutti i livelli, da quello economico a quello sociale, fino al politico e allo spirituale”. Non basta: “Sempre a partire dal 2013 si avrà un intensificarsi di guerre e conflitti a livello globale con il picco che verrà raggiunto nel 2017-18. A quel punto si sarà toccato il livello massimo di conflittualità dalla Seconda Guerra mondiale a oggi. I progressi fatti negli ultimi 5mila anni saranno messi a rischio”. A confronto la profezia Maya sembra una passeggiata.

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