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Benedetto XVI, l’Angelus del Papa dimissionario: “Mai strumentalizzare Dio”

di Alessandro Avico |17 Febbraio 2013 12:14

VATICANO – “La Chiesa chiama tutti i suoi membri a rinnovarsi nello spirito, a riorientarsi decisamente verso Dio, rinnegando l’orgoglio e l’egoismo per vivere nell’amore”. Esordisce così Benedetto XVI nell’Angelus in piazza San Pietro, il primo dopo l’annuncio delle dimissioni. Un evento che ha richiamato circa 150 mila fedeli.

Il Papa invita a “non strumentalizzare Dio per i propri fini”, dando più importanza al successo e ai beni materiali. “Il tentatore è subdolo – dice – non spinge direttamente verso il male, ma verso un falso bene, facendo credere che le vere realtà sono il potere e ciò che soddisfa i bisogni primari”.

Il futuro Conclave. La giornata di domenica viene vissuta anche come una prova generale in vista dell’afflusso di fedeli previsto per il Conclave, che potrebbe anche essere anticipato. Padre Lombardi ha spiegato infatti che i 15-20 giorni sono stabiliti per permettere a tutti i cardinali di raggiungere Roma e che la questione di anticipare di qualche giorno l’avvio del Conclave “è stata posta anche da diversi cardinali e attendiamo risposta autorevole appena questa sia disponibile”.

Secondo fonti vicine al Vaticano è possibile che il Conclave sia anticipato in una data compresa addirittura tra il 5 e il 10 marzo. Se ciò accadesse, verrebbe sospesa la norma che prevede un periodo di almeno 15 giorni tra l’inizio della sede vacante (il momento in cui non c’è più un Papa in carica, o per morte o per dimissioni) e l’apertura del conclave. In questo caso, la deroga diventerebbe possibile poiché, non essendo morto il pontefice ma essendosi invece dimesso, non sono più necessari i tradizionali nove giorni (i ‘novendiali’) fissati per le celebrazioni dei riti funebri in suffragio del Papa defunto.

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