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Bitcoin, arrestato il vicepresidente: l’accusa è di riciclaggio

di Elisa D'Alto |28 Gennaio 2014 20:47

NEW YORK – L’accusa è pesante e mette un’ombra sull’intero sistema dei bitcoin, la moneta virtuale. Il vicepresidente della Bitcoin Foundation, il 24enne Charlie Shrem, è stato arrestato negli Stati Uniti. L’accusa è di cospirazione per riciclare più di un milione di dollari in moneta virtuale in relazione all’attività illecita del bazar online Silk Road.

Shrem è stato arrestato al suo arrivo al John F. Kennedy International Airport di New York il 26 gennaio, di ritorno da un convegno di Amsterdam. Nello stesso giorno è stato arrestato anche Robert Faiella. Secondo l’accusa i due avrebbero venduto bitcoin per la compravendita di droghe illegali sul sito Silk Road, mercato online chiuso dalle autorità lo scorso ottobre perché commerciava droghe, armi e materiale pornografico.

 

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