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Capitol Hill, assalto nel nome di Trump: i suoi sostenitori entrano armati nel Congresso, almeno 4 morti

di Redazione Blitz |7 Gennaio 2021 9:00

Fbi: pronte sommosse armate contro Biden. Nel Congresso talpe e guide per gli assalitori (Foto Ansa)

Assalto a Capitol Hill nel nome di Trump. Il Congresso Usa sotto assedio da parte del suo “commando”. O meglio, di fanatici che credevano (credono) che Biden abbia rubato le elezioni. Sono entrati armati nel cuore delle istituzioni americane. Ci sono almeno 4 morti. Ma nessuno li ha fermati prima che entrassero. Possibile che le forze dell’ordine non avessero la forza di bloccarli sulla piazza, di isolarli all’esterno?

E’ stata una notte di follia a Washington. Immagini che non avremmo mai pensato di vedere in quella che si definisce la “regina delle democrazie”. Eppure ci sono persone che hanno tentato di bloccare, pistole alla mano, la ratifica della vittoria di Biden. Persone aizzate, sobillate da mesi in cui lo sfidante perdente continuava a ripetere la litania “ci hanno rubato il voto”, “io sono il vero presidente”, eccetera eccetera. Senza dimenticare i tentativi di pressione sul governatore della Georgia

Anche durante l’assalto al Parlamento, Trump ha ripetuto “ci hanno rubato le elezioni”. Solo dopo ha invitato i manifestanti a tornare a casa. Ha cominciato il discorso con cui doveva calmare gli animi giustificando la rabbia degli assalitori. Qualsiasi cosa succeda, questa notte ha cancellato, per un bel po’, l’American Dream. 

Ashli Babbit, la sostenitrice di Trump uccisa durante l’assalto a Capitol Hill

La donna morta dopo essere stata colpita al petto da un colpo d’arma da fuoco dentro Capitol Hill era una manifestante pro Trump. Si chiamava Ashli Babbit. Lo riporta Fox News. La donna aveva una bandiera pro Trump e dopo essere stata colpita è caduta a terra. Babbit, veterana dell’aeronautica titolare di un’attività a San Diego, era andata a Washington senza il marito.

Sono stati colpi di arma da fuoco sparati dalla polizia a uccidere Ashli Babbit durante le proteste in Campidoglio. Lo ha riferito il capo della polizia di Washington, sottolineando che un’inchiesta è stata aperta sull’evento. La donna è stata colpita da un agente in uniforme della polizia del Campidoglio con la sua arma di servizio. 

Assalto a Capitol Hill: altre tre persone morte

Altre tre persone sono morte durante le proteste al Congresso Usa. Lo afferma, secondo quanto riportano i media americani, il capo della polizia di Washington, sottolineando che i decessi sono avvenuti per emergenze e complicazioni mediche. I tre decessi si vanno a sommare alla donna uccisa da colpi di arma da fuoco.

Capitol Hill, i poliziotti lasciano passare i manifestanti

E’ polemica dopo che un video diffuso sui social mostra alcuni poliziotti che rimuovano le transenne a Capitol Hill facendo entrare i sostenitori di Trump che poi hanno assaltato il Congresso. Su Twitter (e non solo) in molti si chiedono perché i manifestanti non siano stati fermati.

Washington: bombe artigianali vicino alle sedi di Repubblicani e Democratici

Due bombe artigianali sono state trovate vicino ai quartieri generali del partito repubblicano e democratico nel centro di Washington, facendo risalire la tensione dopo l’assalto del Congresso da parte dei manifestanti pro Trump. Lo riferisce il Washington Post. Gli ordigni sono stati disinnescati dall’Fbi.

Ipotesi impeachment contro Trump

Donald Trump è sempre più solo. L’ipotesi di invocare il 25/o emendamento per rimuoverlo si sta rafforzando nel gabinetto del presidente, anche se l’idea non è stata ancora ventilata al vicepresidente Mike Pence. Il 25/o emendamento della Costituzione prevede che il vicepresidente prenda i poteri nel caso il presidente muoia, si dimetta o sia rimosso dal suo incarico. D’accordo sulla rimozione anche alcuni leader repubblicani. 

Intanto si susseguono diverse dimissioni, dalla portavoce di Melania Trump al vice portavoce della Casa Bianca. E stanno valutando di lasciare anche il ministro dei Trasporti e il consigliere per la sicurezza Nazionale. Intanto Trump, che ieri è intervenuto con un video in cui ribadiva l’accusa di elezioni falsate invitando comunque i suoi fan a ‘tornare a casa’, è stato bannato temporaneamente dai principali social media, Twitter, Facebook e Instagram. (Fonti: Fox News, Washington Post, YouTube, Twitter, Ansa)

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