L’aumento del capitalismo, in Cina, sta determinando il ritorno delle concubine. Imprenditori sempre più ricchi, infatti, decidono di intraprendere storie di sesso con donne che poi loro stessi provvedono a mantenere. Mao Tse Tung aveva condannato il concubinato definendolo un “residuo del feudalesimo”, adesso anche lui dovrebbe arrendersi alla vecchi nuova realtà.
L’Indipendent, quotidiano britannico, scrive che il capo della Sinopec, azienda leader nel settore petrolifero, dopo esser stato condannato per aver speso diciassette milioni di sterline in tangenti, si è visto sospendere la condanna (a morte). Ciò che ha fece infuriare i cinesi fu la motivazione: i soldi, infatti, sarebbero serviti per la costruzione di un’azienda per la sua amante, Li Wei.
Quali pericoli possano derivare dalle concubine non è dato saperlo, la storia ne ha offerto testimonianze. In Cina però, sempre più ragazze decidono di intraprendere questo stile di vita. Poche volte succede per scelta personale, molto più spesso, invece, il concubinato rappresenta l’unica via di fuga dalla povertà.