Coronavirus. Il presidente Xi Jinping per la prima volta a Wuhan (Ansa)
ROMA – La battaglia “continua, ma la vittoria è vicina”. Segnale decisivo l’arrivo del presidente Xi Jinping a Wuhan per la sua prima visita nella città focolaio del coronavirus dallo scoppio della crisi. Insieme all’imminente chiusura degli ultimi due dei 16 ospedali d’urgenza nel mezzo della crisi, quei ricoveri attrezzati per l’emergenza costruiti a una velocità che ha stupito il mondo.
Due circostanze concomitanti che assumono i tratti simbolici del successo cinese nel circoscrivere una pandemia che minaccia l’intero pianeta. E, per l’Italia, secondo fronte più impegnato a contrastare il virus dopo la Cina, un esempio e un modello da imitare.
Wuhan è un luogo “decisivo” nella lotta al virus. Peraltro all’interno della regione dello Hubei sono ricominciati gli spostamenti, sia pur sotto controllo delle autorità. “Una vittoria a Wuhan è una vittoria per l’Hubei, una vittoria nell’Hubei è una vittoria per la Cina”, si rimarca negli articoli celebrativi dei media ufficiali, sulla scorta delle indicazioni del Partito comunista cinese.
Xi “visiterà e darà il suo saluto ai lavoratori del settore sanitario, ai funzionari militari e ai soldati, ai lavoratori della comunità, agli ufficiali di polizia, ai funzionari e ai volontari che hanno combattuto l’epidemia in prima linea, così come ai pazienti e ai residenti durante la sua ispezione”, ha riportato l’agenzia ufficiale Xinhua.
Xi, nelle scorse settimane, aveva inviato a Wuhan il premier Li Leqiang a verificare le operazioni sul campo designandolo a capo di una task force contro l’epidemia. Poi le missioni nella città erano state fatte con frequenza dalla vicepremier Sun Chunlan. La visita fatta oggi a sorpresa da Xi segnala la ripresa del controllo di Wuhan, mandando un segnale rassicurante sia sul fronte interno sia al mondo intero. (fonte Ansa)