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Coronavirus nel mondo: Francia, Germania, Regno Unito, Usa… Casi e misure

di Redazione Blitz |19 Marzo 2020 11:52

Coronavirus nel mondo. Ad Amsterdam una statua con una mascherina (Ansa)

ROMA – “Non ne usciremo il 3 aprile”, dichiara a proposito dell’Italia Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Oms, ed ex capo della Prevenzione al ministero della Salute. Ieri si registrava il bilancio più drammatico, venti morti al’ora.

Al momento è l’Europa è il grande malato

L’Unione ha blindato i confini esterni e centinaia di milioni di persone vivono in parziale o totale lockdown per fermare l’escalation di contagi. Il Belgio è l’ultimo paese, dopo Italia, Francia e Spagna, ad avere chiuso quasi tutto per limitare i contatti. In Spagna l’epidemia galoppa, in Germania la situazione è così grave che Angela Merkel ha deciso di rivolgersi direttamente alla nazione in tv per la prima volta.

Primo decesso a Mosca

E’ stato registrato il primo decesso in Russia, a Mosca, legato all’epidemia da coronavirus. “Si tratta di una donna di 79 anni con una serie di malattie croniche come diabete, arteriosclerosi e ipertensione”. Il decesso è avvenuto nel reparto malattie infettive dell’ospedale n.2 di Mosca.

Regno Unito: cento morti, Johnson cambia idea

Nel Regno Unito, dove sono stati superati i cento morti, da venerdì tutte le scuole chiuderanno fino a nuovo ordine. Boris Johnson ha definitivamente abbandonato le cautele iniziali promettendo “tutto ciò che serve” per sostenere i lavoratori costretti a casa ed il sistema sanitario. Con l’obiettivo di condurre 25mila test al giorno.

Francia, altri 1.404 casi e 89 morti

Sono 1.404 i nuovi casi di coronavirus in Francia nelle ultime 24 ore, con un totale di contagiati che stasera è di 9.134. Lo ha annunciato il direttore generale della Sanità, Jerome Salomon. Il numero dei decessi è aumentato da ieri di 89, e il totale dei morti sale a 264. I ricoverati per Coronavirus sono in tutto 3.626, di cui 921 in rianimazione. Sono aumentati anche i guariti o rientrati a casa, che hanno superato il numero di 5.000.

11mila casi in Germania, +2.800 su ieri

Sono saliti a 10.999 i casi di contagio da coronavirus in Germania. È quello che ha registrato ufficialmente il Robert Koch Institut stamani. Rispetto a ieri si è avuto un aumento di ben 2801 casi, un dato impressionante che conferma che la malattia si sta diffondendo in modo esponenziale, come affermato dal presidente dell’istituto Lothar Wieler.

Sale contagio in Spagna,14.769 casi e 638 morti

Continua a salire, anche in Spagna, il contagio da coronavirus: secondo gli aggiornamenti dei media il numero dei casi è arrivato a 14.769 mentre i decessi sono saliti a 638. Le aree più colpite – sottolinea El Mundo – sono Madrid con 5.637 casi e 390 decessi e la Catalogna con 2702 contagi e 55 morti.

Primo positivo al Congresso Usa

Donald Trump firma il provvedimento da 100 miliardi di dollari approvato dal Congresso per far fronte al coronavirus. Il pacchetto approvato prevede due settimane di congedi per malattia pagate e test gratuiti e spiana la strada a trattative serrate per nuove misure a favore dell’economia.

Il deputato repubblicano della Florida Mario Diaz-Balart ha annunciato di essere risultato positivo al coronavirus, divenendo così il primo membro del Congresso americano a essere positivo. Il test è stato effettuato dopo che il deputato ha sviluppato nei giorni scorsi i sintomi del virus, ovvero febbre elevata e mal di testa. Diaz-Balart è ora in quarantena.

Corea Sud, risalgono a 152 i nuovi casi

La Corea del Sud ha avuto 152 nuovi casi di coronavirus, fino a totali 8.565, rompendo la serie di 4 giorni di fila sotto quota 100. I dati aggiornati a mercoledì del Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc) indicano anche 7 nuovi decessi, a 91 complessivi. Il 60% dei contagi fa capo alla Chiesa di Gesù Shincheonji, setta religiosa di Daegu. I timori di contagio sono ora legati a casi specifici come un call center di Seul e alcune chiese protestanti della provincia di Gyeonggi. Sono 407 i guariti per totali 1.947.

Giappone nega ingresso a 38 Paesi inclusa Italia

Scattano da oggi le misure di contenimento decise dal Giappone a seguito della diffusione del coronavirus, incluso il divieto di ingresso ai cittadini italiani, e un totale di 38 Paesi. A tutti i cittadini non giapponesi che provengano o siano transitati dalle Regioni Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte, Marche, Liguria, Valle d’Aosta, Friuli-Venezia-Giulia e Trentino-Alto Adige nei 14 giorni precedenti all’arrivo sul territorio giapponese sarà vietato l’ingresso in Giappone, con effetto di immediato respingimento alla frontiera. (fonte Ansa)

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