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Dare, jihadista inglese: “Voglio essere la prima donna a uccidere un infedele”

di Maria Elena Perrero |22 Agosto 2014 16:56

L’account twitter della donna

ROMA – Ha visto il video della decapitazione del giornalista americano James Foley, ha ammirato il boia e adesso ha un obiettivo: vuole essere la prima donna protagonista dell’esecuzione di un “infedele” occidentale. Eppure occidentale lo sarebbe anche lei. Perché Muhajirah fi Sham (che significa “immigrata in Siria”) prima di chiamarsi così si chiamava Khadijah Dare. Prima di andare in Siria per raggiungere il marito votato alla jihad (e di origini turche e cittadinanza svedese) viveva a Londra.

Come tanti “colleghi” fondamentalisti islamici ha usato la rete per annunciare il suo proposito di emulare il boia “John”, anche lui probabilmente britannico. Con poche parole su twitter in slang inglese la donna, che ha solo 22 anni ed un figlio piccolo, ha scritto:

“I wna b da 1st UK woman 2 kill a UK or US terorrist!”,

“Voglio essere la prima donna britannica ad uccidere un terrorista britannico o americano”.

Il messaggio è riferito dal Telegraph. L’account della giovane donna è bloccato, con tanto di avviso ad eventuali cronisti che volessero seguirla solo per trarne notizie:

“QUALUNQUE GIORNALISTA CHE SI COMPORTA COME UN CANE IN CERCA DI OSSA VERRA’ BLOCCATO”.

L’immagine del profilo è quella del figlioletto di Dare che imbraccia un fucile AK47. Un figlio avuto dal marito Abu Baks, conosciuto in Svezia. Entrambi fondamentalisti islamici, hanno deciso di seguire la nuova jihad servendosi dell’arma più usata dalle nuove generazioni di tutto il mondo orientale: internet. Sperando che un giorno anche loro finiscano su YouTube con la testa mozzata di qualche occidentale in una mano. Dalle moschee al web, la caccia al proselitismo dei nuovi crociati si fa serrata. Ma finché l’occidente si limita a combatterla con le vecchie armi, difficilmente potrà vincerla.

 

 

 

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