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Datagate, Edward Snowden usò web crawler: software “low cost” per battere la Nsa

di admin |9 Febbraio 2014 18:33

Datagate, Edward Snowden usò web crawler: software “low cost” per battere la Nsa

ROMA – Nessuna sofisticata tecnologia: per sottrarre circa 1,7 milioni di documenti sui più delicati segreti della National Security Agency degli Stati Uniti la “talpa” Edward Snowden ha usato un software ‘low cost‘. Si tratta di un dispositivo ampiamente diffuso, che una volta in funzione può essere facilmente individuato, se i sistemi di allarme della Nsa fossero adeguati in termini di sicurezza.

Il software low cost del Datagate è un ‘web crawler’, anche noto come ‘ragno’, concepito per ricercare, mettere in ordine e fare il back-up di siti web, tra cui si muove automaticamente, seguendo link presenti nei documenti e che può essere programmato a copiare, secondo quanto ha detto un alto funzionario dell’intelligence al New York Times.

Facendo ‘finta di niente’, Snowden ha fatto il ‘lavoro’ in una sezione della National Security Agency (Nsa) alle Hawaii mentre allo stesso tempo come ogni giorno andava avanti con il suo incarico ufficiale di contractor. “Non crediamo che si sia seduto ad un pc per scaricare così tanto materiale in sequenza”, il software “èalquanto automatizzato”, ha detto la fonte del Nyt; secondo il quale la rivelazione è scioccante anche perché tra i compiti della Nsa c’è la missione di proteggere i dati più sensibili dei computer militari e dell’ intelligence dai cyber attacchi, in particolare quelli sofisticati di Russia e Cina.

Le agenzie di intelligence Usa, secondo alcune fonti, hanno enormi barriere di protezione elettronica contro attacchi esterni, ma ben poche contro attacchi interni, poiché coloro che hanno avuto il premesso di accesso alle strutture vengono generalmente considerati affidabili. Se Snowden avesse tentato di carpire segreti lavorando nel quartier generale della Nsa a Fort Medow, in Maryland, sarebbe stato probabilmente scoperto, affermano funzionari della stessa Nsa, secondo cui lì ci sono dei meccanismi che rilevano quando si scarica una grande quantità di dati.

Resta da vedere se Snowden abbia avuto accesso ad una sezione poco difesa per caso, o se abbia cercato di lavorare lì consapevolmente proprio perché intendeva sottrarre dei segreti. “O è stato molto fortunato, o è stato un grande stratega”, spiega un funzionario dell’Intelligence. Resta però il fatto che un forte segnale di allarme era già arrivato ormai oltre tre anni fa, quando per sottrarre centinaia di migliaia di documenti militari e diplomatici la talpa di WikiLeaks, il soldato Bradley Manning, aveva usato un sistema simile a quello usato da Snowden.

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