X

Egitto, ancora scontri: oltre 70 morti al Cairo. “Esercito spara sulla folla”

di Daniela Lauria |27 Luglio 2013 12:10

Mohammed Morsi (Foto Lapresse)

IL CAIRO – Ancora scontri in Egitto, tra sostenitori islamici del deposto presidente Mohammed Morsi e i militari che sostengono il nuovo governo. Nella notte tra venerdì e sabato hanno perso la vita, a seconda delle fonti, fra 75 e 120 persone. La Bbc, tv pubblica inglese e il Guardian, parano di 100 morti e mille feriti. Secondo la Fratellanza musulmana, sono rimasti vittime di attacchi da parte delle forze di sicurezza contro una manifestazione al Cairo a favore del presidente. “Non sparano per ferire, ma per uccidere”, afferma il portavoce, Gehad El-Haddad, aggiungendo che i dimostranti sono stati colpiti alla testa e al petto.

La tv Al Jazeera ha parlato invece di 120 morti e oltre 4.500 feriti nei duri davanti alla moschea di Rabaa el Adaweya, dove si erano riuniti i sostenitori di Morsi. L’agenzia ufficiale Mena, ha poi confermato il numero di vittime annunciato dai Fratelli musulmani: la cifra ufficiale sarebbe di 75 morti.

In piena notte, agenti anti-sommossa avrebbero attaccato un sit-in allestito dai Fratelli Musulmani nei pressi della moschea di Rabaa al-Adawiya, a nord-est della capitale. Riporta il quotidiano la Repubblica che prima sarebbero stati lanciati lacrimogeni contro i dimostranti, ma poi, davanti al rifiuto di questi ultimi di disperdersi, la polizia avrebbe cominciato a sparare ad altezza d’uomo. La polizia ha poi arrestato 53 attivisti che avevano, a quanto riporta l’agenzia Mena, armi, bombe molotov ed altri ordigni.

Venerdì almeno cinque manifestanti sono rimasti uccisi ad Alessandria d’Egitto. Il capo dei militari e ministro della Difesa, Abdel Fatah al Sissi, si era appellato agli egiziani per scendere in piazza “contro la violenza e il terrorismo”. Al suo invito avevano replicato i Fratelli Musulmani, chiedendo ai loro sostenitori di marciare contro il “golpe”.

La tensione era altissima già nei giorni scorsi: da giovedì si costruiscono ospedali di fortuna e si faceva scorta di cibo e benzina.

Secondo al-Jazira, negli scontri avvenuti in tutto il Paese come effetto delle manifestazioni convocate dal capo delle Forze Armate, Abdel Fatah al Sisi, e dagli islamisti dei Fratelli Musulmani, si contano decine di feriti in 4 regioni del Paese.

Nel frattempo Morsi è stato posto in custodia cautelare in carcere. L’ex presidente è accusato di spionaggio per conto di Hamas e delle evasioni di massa dalle prigioni durante la rivoluzione del 2011. Il movimento palestinese ha condannato la decisione dell’arresto, bollandola come un “tentativo di trascinare Hamas nel conflitto egiziano”. La decisione di porre Morsi in custodia cautelare è il primo atto ufficiale della magistratura nel confronti del presidente deposto il 3 luglio scorso e da quella data trattenuto dai militari in una località sconosciuta.

 

Scelti per te