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Egitto, nuovo ultimatum a Morsi. Esercito: 48 ore per uscire dalla crisi

di Maria Elena Perrero |1 Luglio 2013 17:17

Il presidente egiziano Mohammed Morsi (Foto Lapresse)

IL CAIRO  – Nuovo ultimatum al presidente egiziano Mohammed Morsi: questa volta non dai manifestanti ma dall‘esercito. Le forze armate hanno dato alle forze politiche 48 ore per uscire dalla crisi prima di intervenire. E all’annuncio la folla riunita in Piazza Tahrir, al Cairo, ha risposto con un boato: “Il popolo vuole la caduta del regime”.

Poche ore prima un ultimatum era stato lanciato dall’opposizione: “Morsi ha tempo fino al 2 luglio alle 17 per dimettersi e consentire alle istituzioni di prepararsi per le elezioni presidenziali anticipate. Altrimenti inizieremo una campagna di assoluta disobbedienza civile”.

Nel fine settimana di scontri sono morte 18 persone e 600 sono rimaste ferite I manifestanti hanno assaltato la sede dei Fratelli Musulmani al Cairo prendendo un ostaggio, un islamico, liberato poco dopo grazie all’intervento di alcuni abitanti della zona.

Il governo di Morsi intanto perde pezzi. Cinque ministri si sono dimessi: quello del Turismo, dei Rapporti col parlamento, delle Telecomunicazioni, dell’Ambiente e delle Risorse idriche hanno presentato una lettera di dimissioni insieme spiegando di volersi unire i manifestanti e di essere contrari alla politica del governo.

 

 

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