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Festino hard, mezza scorta di Obama sospesa: denuncia da una escort non pagata

di luiss_vcontursi |19 Aprile 2012 9:34

BOGOTA’ – Dodici agenti del ‘Secret Service’ (Servizio segreto), che negli Stati Uniti garantisce la sicurezza di Barack Obama e della sua famiglia, sono stati rispediti in patria in tutta fretta dopo essere stati scoperti in compagnia di escort in un albergo di Cartagena durante un festino a luci rosse. Tre sono stati rimossi e otto sono finiti sotto inchiesta per essere andati con delle escort.  Lo scandalo sarebbe emerso per una diatriba sul pagamento: una delle escort avrebbe chiesto all’agente 800 dollari considerandosi una accompagnatrice di alto bordo, mentre lui voleva dargliene solo 30.

“Ci sono state accuse di cattiva condotta contro personale del servizio segreto a Cartagena, in Colombia, che era arrivato in anticipo sul viaggio del presidente. Per questo, il personale coinvolto è stato sollevato dal suo incarico e sostituito da altri agenti”, ha confermato Edwin Donovan, portavoce del servizio, precisando solo che tali accuse sono considerate “con grande serietà”. In particolare si pensa che siano venti, o ventuno le prostitute che gli agenti del Secret Service Usa si sono portati in hotel a Cartagena, in Colombia.

Una di loro racconta al New York Times di essere stata avvicinata da alcuni agenti in borghese insieme ad alcune sue colleghe in un bordello hiamato ‘Pley Club’. La scorta di Obama ha prima ordinato un paio di bottiglie di vodka Absolute e poi ha portato le ragazze in hotel. I guai sono iniziati, e quindi lo scandalo venuto a galla, quando una delle escort e un agende hanno iniziato a litigare sul prezzo.

Il New York Times racconta la scena tramite il racconto della escort: “Gli dissi – bello, dammi i soldi, sono 800 dollari perchè non sono una prostituta, ma una escort”. La mattina dopo, però, racconta la escort, lui si è svegliato dicendo di non ricordare il prezzo pattuito perché era ubriaco e ha tentato di rifilarle solo 30 dollari. Il tutto è degenerato in un litigio ad alta voce di prima mattina nei corridoi dell’hotel, protagonisti la donna, un’altra prostituta, la polizia colombiana che litigava difendendo la donna e gli agenti federali che tentavano, invano, di mantenere la situazione sotto controllo.

Quando lui si rifiuta di non pagare 80 0dollari iniziano il litigio, lui la caccia dalla stanza, lei recupera una sua collega e insieme iniziano a bussare selvaggiamente alla porta dell’uomo “minacciando di chiamare la polizia”; a un certo punto la escort decide di andare a casa, ma nella hall incontra due agenti di polizia, uno dei quali parla inglese: insieme, dunque, decidono di tornare su. Il litigio esplode nel corridoio delle stanze fino a quando la donna abbassa il suo prezzo a 250 dollari; gli uomini dei servizi segreti si guardano nelle tasche, fanno una colletta, arrivano a 225 dollari fra denaro americano e pesos, e la escort se ne va soddisfatta. Lo scandalo,però, era appena iniziato.

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