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Isis uccide il primo soldato Usa in Iraq: attacco a Mosul

di admin |3 Maggio 2016 15:32

Isis uccide il primo soldato Usa in Iraq: attacco a Mosul

MOSUL – I miliziani dell’Isis hanno attaccato le postazioni curde a Mosul, in Iraq, e il primo soldato americano è rimasto ucciso. L’attacco è avvenuto il 3 maggio e a confermare l’uccisione del soldato è stato Ash Carter, il segretario della Difesa degli Stati Uniti, che ha detto: “Credo che dovremo avvertire i famigliari”.

Giordano Stabile su La Stampa scrive che si tratta del terzo militare degli Stati Uniti morto nella guerra all’Isis:

“I media pro-Isis ha esaltato l’offensiva, la prima su larga scala da mesi in Iraq. Gli islamisti hanno anche usato per la prima volta veicoli imbottiti di esplosivo teleguidati a distanza. Di solito questa arma viene guidata sul bersaglio da conducenti kamikaze. Gli islamisti rivendicano la conquista di cinque villaggi in direzione di Bashiqa, a circa 50 chilometri da Mosul. L’agenzia curda Rudaw conferma l’offensiva ma sostiene che è stata respinta e solo due villaggi sono caduti nella mani dell’Isis. Cinque veicoli kamikaze sarebbero invece stati distrutti. L’aviazione della coalizione anti-Usa ha aiutato i Peshmerga a controbattere l’attacco”.

Repubblica scrive che un ufficiale americano, che ha chiesto di rimanere anonimo, ha raccontato la morte del soldato:

“svolgeva il compito di consigliere militare dei peshmerga curdi ed è stato ucciso dal “fuoco diretto” di miliziani dello Stato Islamico penetrati oltre la prima linea nemica. Il soldato si trovava di due o tre miglia alle spalle della prima linea. Secondo un ufficiale dei peshmerga, il soldato americano è stato ucciso da un cecchino nei pressi di Tel Asqof, 28 chilometri a nord di Mosul, occupata all’alba dalle forze dell’is.

I media iracheni riferiscono di una offensiva lanciata dall’Isis con una serie di attacchi a est e a nord di Mosul contro i peshmerga dispiegati intorno alla “capitale” dello Stato islamico in Iraq. I jihadisti hanno fatto saltare in aria almeno due autobomba guidate da kamikaze nei pressi di Bashiqa, a est di Mosul. Contemporaneamente l’Is ha attaccato le forze curde a Khazir e Telskuf, a nord della città. Dell’offensiva dell’Is, sferrata in più punti nella regione autonoma del Kurdistan, hanno dato notizia i media curdi, sostenendo che “è stata respinta”. In un comunicato diffuso in rete, lo Stato Islamico ha confermato l’offensiva contro “postazioni dei miscredenti curdi dei peshemerga” a nord di Mosul, motivandola come l’omaggio allo “sceicco Abi Ali al Anbar’, ucciso di recente in un raid Usa”.

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