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Israele. Ritrovato luogo di culto di rara importanza risalente a tremila anni fa

di lgermini |27 Dicembre 2012 13:00

Due delle statuette ritrovate

GERUSALEMME, ISRAELE – ”Una testimonianza archeologica di rara importanza”, secondo gli esperti, è il  ritrovamento casuale di un luogo di culto di circa 3.000 anni fa nella localita’ di Motza, ai margini della superstrada Gerusalemme-Tel Aviv. Proprio i lavori di sviluppo di quella arteria hanno riportato adesso alla luce un edificio massiccio dell’epoca del ferro che presentava una apertura verso est: concepita dunque per ospitare i primi raggi del sole nel verosimile contesto di una attivita’ di culto.

A confermare questa ipotesi – avanzata dagli esperti Anna Eirikh, Hamudi Haleila e Shua Kisilevic dell’Autorita’ Israeliana per l’Archeologia – sono giunti il ritrovamento di un altare e di minuscole statuette di creta, antropomorfe e zoomorfe. Due di esse rappresentano uomini con capelli ricciuti (uno dei quali forse barbuto), con un copricapo piatto.

Altre hanno la forma di animali: in particolare bestie da carico. Questi reperti risalgono al nono-decimo secolo a.C, ossia all’epoca del regno di Giudea, mentre a breve distanza da Motza sorgeva il primo Tempio di Gerusalemme. Gli studiosi dovranno adesso comprendere se questo luogo di culto era effettivamente gestito da ebrei, e come mai utilizzassero statuette con forme umane ed animali – tanto piu’ in un luogo cosi’ maestoso – malgrado la severa denuncia della loro religione di ogni forma di idolatria.

All’interno dell’edificio gli archeologi hanno anche trovato una struttura quadrata, probabilmente un altare, con accanto relitti di vascelli. Gli oggetti rituali includono piedistalli decorati, vascelli di ceramica, frammenti di calici, e statuette di creta di esseri umani ed animali addomesticati, che si ritiene siano stati usati per cerimonie religiose.

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