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Italiano scomparso in Libia. Gentiloni: “Rischio terrorismo da immigrati”

di Alberto Francavilla |22 Gennaio 2015 11:41

Tripoli, attentato all’ambasciata d’Algeria, il 17 gennaio scorso (Foto Lapresse)

LONDRA – Un italiano, probabilmente un medico, irreperibile nella Libia da anni teatro di faide, guerre e in alcune zone ostaggio dell’Isis. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha confermato che la Farnesina è all’opera sul caso di un cittadino italiano dichiarato come “irreperibile” in Libia.

“Seguiamo il caso con il riserbo che è consueto in queste situazioni”, ha aggiunto. Il ministro si trova a Londra per la riunione dei ministri degli Esteri di 21 Paesi occidentali contro il terrorismo. E’ in questa sede che il ministro ha lanciato l’allarme:

”Ci sono di rischi di infiltrazione anche notevoli di terroristi dall’immigrazione. Per fortuna i nostri apparati di sicurezza sono allertati e funzionano ma questo non ci consente di abbassare minimamente il grado di preoccupazione”. L’impegno italiano contro l’Isis non cambia ed è considerato ”adeguato”, ha detto Gentiloni.

”Il contributo italiano è il secondo più importante nell’addestramento alle forze che combattono sul terreno, lavoriamo molto sulla ricognizione aerea e oggi il Consiglio dei ministri approverà i finanziamenti per il 2015”.

Giovedì mattina un cittadino albanese di 30 anni è stato arrestato all’aeroporto di Catania per sospetto terrorismo. Aveva tentato di imbarcarsi su un volo con documenti falsi, poi durante la perquisizione la polizia ha controllato il contenuto di una pen drive: dentro, foto dell’albanese con armi e kalashnikov e altre foto di documenti falsi.

L’uomo si è presentato al check in con un biglietto per Bucarest, una volta entrato nel gate ha cercato di imbarcarsi su un volo per Londra con un’altra carta di imbarco di un biglietto comprato online.

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