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Legata a un albero, morta per i morsi delle formiche guerriere, giustizia stile Beppe Grillo in Bolivia

di Marco Benedetto |21 Aprile 2020 13:53

Legata a un albero, morta per i morsi delle formiche guerriere, giustizia stile Beppe Grillo in Bolivia, a Caranavi (foto diffusa da Radio Caranavi)

Una donna è morta uccisa dalle formiche velenose il giorno di San Silvestro in Bolivia. Il mattino di Capodanno un uomo è stato arrestato come principale istigatore del linciaggio. La donna era stata legata, insieme con i suoi due figli, il 31 dicembre a un albero che ospitava una colonia di voracissime formiche velenose. Si è trattato di un vero e proprio linciaggio, una forma di giustizia popolare, del genere auspicato da Beppe Grillo contro i giornalisti. Qui la chiamano “justicia comunitaria” e è riconosciuta dalla costituzione della Bolivia del 2009, che però esclude la pena di morte. Nel solo 2015 si sono registrati 32 linciaggi, di cui 5 mortali.

La donna e i suoi due figli erano ingiustamente accusati di avere cercato di rubare una macchina, Si è poi scoperto che era innocente. Troppo tardi.
La donna aveva 52 anni. Quando è arrivata la polizia a liberarla, verso le 9 del mattino, era ancora viva.  È morta poche ore dopo in ospedale. Non riusciva più a respirare. La trachea le era stata divorata dalle formiche. Anche i suoi due figli erano stati sottoposti allo stesso trattamento ma sono sopravvissuti. Prima di essere legati all’albero, bendati. erano stati cosparsi di liquido infiammabile.
Teatro della orripilante punizione la città di Caranavi, 59 mila abitanti, una zona rurale popolata da indios, 150 km a nord di La Paz, capitale dela Bolivia. Spettatori curiosi ma indiffirenti alle loro sofferenze vari abitanti della città. Tra loro una donna con un bambino in braccio.
La donna sarebbe finita nei guai per avere cercato di aiutare il figlio, a sua volta accusato del furto. Secondo i vigilantes, il giovane aveva cercato di rubare una macchina. Potrebbe anche essere che la donna, che si era recata a Caranavi da La Paz con i due figli, di 28 anni lui, di 22 anni lei, avesse effettivamente preso possesso della macchina. Questo però sarebbe avvenuto a titolo di risarcimento, perché la ragione del viaggio dei tre pare fosse il recupero di un credito.

Invece la donna e i due figli sono finiti legati tutti e tre a un albero, detto Palo Santo, dalle proprietà ritenute magiche, da cui vengono ricavati bastoncini per incenso e un olio essenziale aromatico, che cresce in Sud America. Il Palo santo è anche il rifugio preferito della  formica di fuoco o formica guerriera (Solenopsis invicta). Originario del Brasile, questo tipo di formica prospera in colonie popolatissime. È una formica di colore bruno rossastro di piccole dimensioni, con una lunghezza che va dai 2mm ai 6 mm nelle operaie.
Le formiche di fuoco sono dotate di un pungiglione velenoso che infligge punture dolorose quanto un fiammifero acceso conficcato sotto la pelle.

Il capo della polizia di Caranavi ha detto che la donna è morta alle 15.30 dell’ultimo giorno dell’anno. Inizialmente le indagini erano orientate su un tentativo di furto di auto: “Ora sul fascicolo c’è scritto omicidio e tentato omicidio”.

 

Roxana Bustillos, avvocato della famiglia della vittima, ha detto:

“Probabilmente le formiche hanno morso la trachea, provocando una infiammazione che ha impedito alla donna di respirare”.

Tutto ha avuto inizio quando un residente, forse lo stesso debitore cui avevano chiesto la restituzione del denaro, ha gridato che i tre erano venuti nella loro città per “fare danni” e far del male a della povera gente che aveva fatto grandi sacrifici per comprarsi una automobile.

Roberhtmar Aramayo, che ha detto di essere un nipote della morta, ja scritto su Facebook accusando di omicidio la “maledetta comunità di indios di Caranavi”.

 

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