X

Libia, Danilo Calonego e Bruno Cacace rapiti. Scorta revocata pochi giorni fa

di Maria Elena Perrero |20 Settembre 2016 15:02

Libia, Danilo Calonego e Bruno Cacace rapiti. Scorta revocata pochi giorni fa

CUNEO – Bruno Cacace e Danilo Calonego, i due tecnici italiani rapiti in Libia il 19 settembre, non avevano la scorta da alcuni giorni. Prima l’avevano sempre avuta, ma pochi giorni fa era stata tolta loro, non si sa perché.

La notizia, riferisce Federica Cravero su Repubblica, trapela da fonti vicine all’azienda per la quale lavorano, la Con.I.Cos di Mondovì, in provincia di Cuneo. E gli stessi colleghi sono all’oscuro del motivo: “Non si capisce il motivo per cui si sia deciso di togliere l’appoggio di guardie armate ai tecnici, dicono, ma sembra che la scelta sia stata fatta perché la zona veniva ormai ritenuta sicura”.

Intanto sempre da persone legate a Cacace e Calonego emergono nuovi dettagli sulla dinamica del sequestro.

“Li hanno fermati in mezzo alla strada, nel deserto. Probabilmente hanno visto un’auto ferma e hanno rallentato pensando fosse in panne…”,

ha raccontato a Repubblica Pier Luca Racca, che per dieci anni ha lavorato in Libia, anche al cantiere dell’aeroporto di Ghat e anche con i due italiani rapiti. “Ho parlato con un nostro referente libico, è stato lui a raccontarmi queste cose”, spiega l’uomo, che nel 2014 è tornato a vivere a Mondovì.

Da casa Cacace, la sorella Ileana racconta: “La vita di Bruno è qui, non in Libia, doveva tornare a casa domenica. Sapevamo che girava con la scorta“, si limita ad aggiungere la donna uscendo per qualche minuto da villa Primula, la casetta a due piani di Borgo San Dalmazzo dove sta aspettando notizie con l’anziana madre, Maria Margherita Forneris, e l’altro fratello, gemello del sequestrato, Claudio. Ma da qualche giorno quella scorta non c’era più.

I rapitori noti alle autorità locali. – I rapitori degli italiani in Libia sono noti alle autorità locali e in passato hanno effettuato imboscate contro auto e rapine. Lo riferisce il portavoce della municipalità di Ghat, Hassan Osman Eissa, all’Associated Press. Il portavoce ha detto che le autorità stanno indagando ma non ha voluto aggiungere altro.    I due italiani, Bruno Cacace e Danilo Calonego, sono stati rapiti ieri mattina assieme ad un cittadino canadese vicino la città di Ghat.

 

 

 

Scelti per te