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New York, ucciso Frank Calì: era il capo della famiglia Gambino

di Maria Elena Perrero |2 Agosto 2019 10:13

MILANO – Agguato mafioso a New York. La sera di mercoledì 13 marzo, alle 21:20 ora locale (le 2:20 di notte in Italia), l’italoamericano Francesco ‘Frank’ Calì, 53 anni, è stato ferito da colpi di arma da fuoco davanti alla sua residenza di Staten Island (New York City) ed è morto in ospedale, allo Staten Island University Hospital, a causa delle ferite riportate. 

Calì, ritenuto il capo della famiglia Gambino, è stato raggiunto da almeno sei colpi di arma da fuoco. A sparare è stato un uomo che, prima di fuggire a bordo di un pickup blu, è passato sul corpo di Calì. Finora la polizia non ha eseguito alcun arresto.

Si tratta del primo assassinio su commissione di un presunto boss della criminalità organizzata di New York dal 1985. Secondo quanto ricostruisce il New York Times, la famiglia Gambino un tempo era il più ampio e influente gruppo criminale del Paese, ma diversi dei suoi leader sono stati condannati negli anni Novanta per crimini come omicidi e racket.

All’epoca la famiglia era guidata da John J. Gotti, noto per frequentare ristoranti di lusso e nightclub con una schiera di guardie del corpo. Gotti è stato condannato nel 1992 ed è morto di cancro in prigione nel 2002, all’età di 61 anni. Nel 2013 suo figlio, John A. Gotti, è stato accoltellato a Syosset, New York, ma è sopravvissuto. 

Fonte: The New York Times

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