Meriam, pur essendo regolarmente sposata, è considerata un’adultera in quanto il matrimonio con Daniel Wani, sud sudanese cristiano con cittadinanza americana, non è riconosciuto dalle leggi islamiche. Condannata all’impiccagione, il tribunale ha deciso di sospendere l’esecuzione della pena per due anni dalla data della nascita della bambina. Il caso ha fatto nascere una gara di solidarietà internazionale. La condanna non è definitiva: Meriam sarà sottoposta a un nuovo processo, e sarà la Corte suprema del Sudan ad affrontare la vicenda.