X

Papa Ratzinger: “Il purgatorio è uno spazio interiore”

di Alessandro Avico |13 Gennaio 2011 13:22

Il purgatorio è uno spazio interiore, una ”esperienza di intimità con Dio nella preghiera che si fa conoscere e accende il nostro cuore con il suo amore?”. Se lo chiede il Papa nell’udienza generale dedicata a santa Caterina da Genova, mistica e operatrice di carità vissuta dal 1477 al 1510. Benedetto XVI invita anche a ”pregare con i defunti” perchè completino la propria purificazione e ”affinchè possano giungere alla comunione con Dio”.

Il Papa divenuto teologo non esplicita la propria idea del purgatorio, ma segnala come ”mistici hanno una esperienza dei misteri divini in cui amore e conoscenza si compenetrano” e tale esperienza ”aiuta gli stessi teologi a capire realmente i misteri della fede, per esempio a capire cosa è il purgatorio”. Santa Caterina da Genova, racconta, ”non ebbe mai rivelazioni specifiche sul purgatorio o sulle anime che vi si stanno purificando, tuttavia ha un modo originale di descriverlo rispetto alla sua epoca”: se infatti i contemporanei della santa genovese raffiguravano il purgatorio facendo ”ricorso a immagini legate allo spazio e pensavano che il purgatorio fosse uno spazio fisico”, ”in lei invece non è un elemento del paesaggio, un luogo nelle viscere della terra, ma è un fuoco non esteriore ma interiore”.

La santa genovese di cui il Papa in udienza generale ha illustrato vita ed esperienza mistica ”parla del cammino di purificazione dell’anima verso Dio partendo da sua esperienza di profondo dolore per i peccati commessi”, quando fu costretta ad abbandonare il confessionale perchè sopraffatta dalla ”visione” dei propri peccati. Fu una esperienza, ha spiegato Benedetto XVI , ”di un fuoco bruciante, il fuoco che purifica”.

Nella visione del purgatorio di santa Caterina da Genova, ha commentato papa Ratzinger, ”non si parte dall’aldilà per descriverne i tormenti e poi descrivere una via di purificazione, ma si parte dalla esperienza del proprio peccato” come spinta a un ”cammino verso l’eternità, anche questo – ha sottolineato il Papa – è difforme dalla visione dell’epoca in cui visse santa Caterina in cui si pensava che Dio è così puro e santo che l’anima con le macchie del peccato non può trovarsi in presenza della divina maestà e perfetta giustizia di Dio”.

Invece in santa Caterina l’anima ”soffre per non aver risposto in modo corretto a tale amore di Dio e l’amore stesso diventa fiamma e lo purifica”.

Scelti per te