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Russia, donna vende per 3500 euro il figlio neonato: i soldi per rifarsi il naso. Arrestata

di Caterina Galloni |14 Luglio 2022 13:56

Russia, donna vende per 3500 euro il figlio neonato: i soldi per rifarsi il naso. Arrestata FOTO ANSA

A Kaspiysk, Russia, una donna di 33 anni arrestata per aver venduto il figlio neonato per circa 3500 euro perché voleva sottoporsi a un intervento al naso. Secondo quanto riportato dal Mirror, la donna avrebbe detto a un’amica che non voleva tenere il bambino dopo cinque giorni dalla nascita.  Ha ricevuto un anticipo di 324 euro e ha consegnato il figlio. Quando il bambino ha avuto bisogno di cure mediche, la coppia ha chiesto il  certificato di nascita. Ma la donna lo avrebbe consegnato solo dietro pagamento di altri 1600 euro. Alla coppia aveva detto che non lavorava, non aveva un posto dove vivere né denaro.

La donna e il figlio venduto

Secondo alcuni report in un secondo momento aveva informato i nuovi “genitori” che intendeva utilizzare i soldi ricavati dalla vendita del figlio per sottoporsi a un intervento al naso così da respirare meglio. Ma prima che ricevesse il restante denaro, la polizia ha arrestato la madre e la coppia con l’accusa di traffico di esseri umani. La donna che ha comprato il bambino ha detto alla polizia: “La madre biologica voleva lasciarlo in ospedale. Non poteva provvedere al bambino e l’ho preso”.

L’intervento al naso

In una dichiarazione ottenuta da NewsFlash, il Comitato Investigativo della Federazione Russa per la Repubblica del Daghestan ha dichiarato: “Le autorità hanno avviato un procedimento penale contro una residente di 33 anni della città di Kaspijsk. E’ sospettata di aver commesso un reato ai sensi del paragrafo ‘h’ della parte 2 dell’articolo 127.1 del codice penale della Federazione Russa (acquisto e vendita commessi in relazione a una persona che si trova in uno stato di impotenza). Secondo gli investigatori, il 25 aprile 2022, la donna ha dato alla luce un figlio  al Caspian City Central Hospital. Il 30 aprile 2022, è stata dimessa dall’ospedale, ha incontrato un residente locale, ha accettato di consegnare il figlio appena nato, che si trovava in stato di impotenza, per un compenso di 200.000 rubli. Ha rinunciato ai diritti sul bambino e ricevuto una somma di 20.000 rubli. Il 26 maggio 2022 ha ricevuto il resto del denaro per un importo di 100.000 rubli. E’ in corso un’indagine per accertare le circostanze del reato e consolidare le prove della colpevolezza dell’indagata”.

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