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Siria. Trionfo Assad, da aspirante oculista a capo regime tirannico

di lgermini |5 Giugno 2014 10:16

Bashar al Assad

SIRIA, DAMASCO -Rieletto con l’88,07 dei voti. Da aspirante oculista a capo del regime che lotta per mantenere il potere nel conflitto civile che da tre anni devasta la Siria. E’ il 21 gennaio 1994 la data che ha cambiato la vita di Bashar al Assad, che mantiene il potetre dopo essere stato riconfermato alla presidenza della Siria nelle elezioni. Quel giorno suo fratello maggiore Bassel, considerato il successore designato del padre Hafez, morì in un incidente d’auto e Bashar diventò il nuovo ‘delfino’. Nato nel settembre del 1965, Bashar al Assad si è laureato in Medicina all’università di Damasco e ha lavorato all’ospedale militare di Tishrin, prima di trasferirsi a Londra per la specializzazione.

Da lì fu richiamato in patria, per frequentare l’Accademia militare, quando gli fu assegnato il ruolo di nuovo erede del potere. Nel 2000, alla morte del padre che aveva guidato la Siria per 30 anni, è stato eletto presidente in un referendum i cui risultati ufficiali gli hanno assegnato oltre il 97% di voti favorevoli. Lo stesso risultato ha ottenuto nel referendum del 2007, quando è stato riconfermato per un altro settennato. Per alcuni mesi dopo la sua salita al potere, un periodo conosciuto come la ‘Primavera di Damasco’, attivisti e intellettuali dissidenti hanno avanzato caute richieste di liberalizzazione. Ma dopo i primi parziali risultati, come la chiusura della prigione di Mezzeh e il rilascio di centinaia di detenuti politici, la repressione ha ripreso il sopravvento.

In politica estera, tuttavia, Assad ha continuato a garantire la pace al confine con Israele, in vigore dal 1973, e ha ottenuto qualche successo nei tentativi di disgelo con le potenze occidentali. Nel 2008, tra l’altro, durante una visita ufficiale a Parigi apparve nella tribuna d’onore sugli Champs Elysèes per la parata militare del 14 luglio. Nel 2010 il presidente italiano Giorgio Napolitano gli conferì la più alta onorificenza della Repubblica, Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran cordone, poi revocata nel 2012 a causa della brutale repressione del suo popolo.

Nel 2005 invece, Assad aveva ritirato le truppe siriane dal Libano dopo 29 anni di occupazione davanti alla reazione provocata dall’uccisione in un attentato dell’ex premier Rafik Hariri, su posizioni anti-siriane. Dopo l’inizio del conflitto civile in Siria, seguito alla repressione di proteste pacifiche dell’opposizione, l’Occidente si è schierato contro Assad chiedendogli di lasciare il potere. Ma i suoi principali alleati, la Russia e l’Iran, non gli hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Assad, che appartiene alla minoranza confessionale sciita degli alawiti, è sposato con Asma al Akhras, una sunnita figlia di siriani nata e cresciuta a Londra. La coppia ha tre figli.

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