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Trump, bocciato il ristorante di lusso. Pesce non fresco e mega multa da 200mila dollari

di admin |14 Aprile 2017 21:07

Trump, bocciato il ristorante di lusso. Pesce non fresco e mega multa da 200mila dollari

MIAMI – Pochi giorni prima che il premier giapponese Shinzo Abe pranzasse con Donald Trump a Mar-a-Lago, Florida, alcuni ispettori multarono il resort per 13 violazioni, tra cui il pesce crudo utilizzato per il sushi, uno dei piatti tipici giapponesi. Non solo, hanno anche scoperto che manzo, anatra, pollo e prosciutto erano conservati a temperature inferiori a quelle richieste dalla legge, e dunque poco sicure come ha spiegato il Miami Herald.

Le violazioni riscontrate sono state 13, un vero e proprio record per il lussuoso resort, che fa pagare una quota di iscrizione di 200.000 dollari, tre sono state considerate di “elevata priorità”, il che significa che potenzialmente contenevano abbastanza batteri per far ammalare gli ignari clienti.

Il 26 gennaio, nel corso dell’ispezione a sorpresa, gli ispettori hanno scoperto che lo staff stava usando due dispositivi di raffreddamento in panne, con conseguente carne cruda e pesce conservati a temperature non idonee. Il pesce, che doveva essere servito crudo per il sushi e il sashimi giapponese, potenzialmente conteneva dei parassiti poiché lo staff non aveva utilizzato nessuna procedura volta a distruggerli ed è stato ordinato loro di cuoce immediatamente il pesce o buttarlo nella spazzatura.

Il report del giornale, da far voltare lo stomaco, smentisce l’immagine d’alta classe data da Trump su quella che definisce la sua “Casa Bianca invernale”. I contribuenti hanno sborsato milioni tutte le numerose volte in cui il presidente e il suo entourage, da quando ha avuto l’incarico, sono volati in Florida, compreso lo scorso e l’attuale fine settimana.

Gli ispettori hanno anche scoperto che l’acqua del lavandino in cui i dipendenti si lavavano le mani era troppo fredda per igienizzarle a fondo e a Mar-a-Lago, inoltre, dentro le celle frigorifero c’erano scaffali arrugginiti, scrive il New York Post. Mar-a-Lago ha superato le ispezioni precedenti, al massimo con una o due violazioni ma da quando Trump è cresciuto nella politica presidenziale, le violazioni sono aumentate: 11 lo scorso anno, rispetto alle due del 2015. Il team di Trump non ha rilasciato commenti né il Bernd Lembcke, direttore generale di Mar-a-Lago.

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