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Vaticano: le molestie ai chierichetti di San Pietro ne “Il Peccato originale” di Nuzzi

di Warsamé Dini Casali |9 Novembre 2017 11:58

Vaticano: le molestie ai chierichetti di San Pietro ne "Il Peccato originale" di Nuzzi

Vaticano: le molestie ai chierichetti di San Pietro ne “Il Peccato originale” di Nuzzi

ROMA – Vaticano: le molestie ai chierichetti di San Pietro ne “Il Peccato originale” di Nuzzi. Tra le vicende più inquietanti raccontate nel nuovo libro di Gianluigi Nuzzi, “Peccato originale”, in libreria da oggi per Chiarelettere – il suo quarto in materia di Vaticano – tra altre che riguardano il caso Orlandi, lo Ior, le riforme osteggiate di Ratzinger e di Bergoglio, c’è quella – descritta pubblicando anche lettere di denuncia degli interessati – su “una vicenda di abusi sessuali, violenze e atti di intimidazione che si sarebbe consumata nell’unica comunità di bambini e adolescenti presente all’interno delle mura leonine”.

Si tratta del “preseminario San Pio X, che ha sede a palazzo San Carlo, lo stesso in cui vivono diversi importanti cardinali e, all’ultimo piano, l’ex segretario di Stato Bertone”. Qui le diocesi indirizzano i bambini della scuola media che manifestano una predisposizione per il sacerdozio, che poi vivono nel collegio vaticano frequentando una scuola privata parificata nel centro di Roma e partecipano come chierichetti alle funzioni religiose nella basilica di San Pietro.

Nuzzi racconta come un ex alunno del preseminario – nome di fantasia Marco – abbia avuto un breve colloquio e consegnato a papa Francesco una lettera durante un’udienza lo scorso maggio in Piazza S.Pietro, lo stesso giorno della visita del presidente Usa Trump in Vaticano. Ma a raccontare la vicenda di abusi era stato per primo un altro ex studente, il polacco Kamil Tadeusz Jarzembowski, entrato al San Pio X a 13 anni, che nel giugno 2014 aveva inoltrato vari esposti a diverse autorità ecclesiali, di cui Nuzzi riporta alcuni stralci.

Altri esposti sono stati inoltrati da persone informate dei fatti. Il giovane riferiva di essere stato testimone di “atti sessuali” compiuti in sua presenza sul proprio compagno di camera, da parte di un soggetto che aveva libero accesso al preseminario, “benvoluto da diversi monsignori” e in grado di “esercitare una forma di potere e di intimidazione nei più giovani seminaristi”. Di fronte a questa situazione di “vessazioni e abusi”, riferisce, Kamil denunciò i fatti a cardinali alti in grado – nel libro si fa il nome del vicario del Papa per il Vaticano – ritenendo però che non siano state poi prese le iniziative a lui annunciate.

“Decisi di rivolgermi direttamente alla Santa Sede – dice ancora – in particolare alla segreteria di Stato e alla Congregazione per la dottrina della fede. Ho ricevuto una missiva di quest’ultima in cui venivo informato che il caso sarebbe passato per competenza alla Congregazione per il clero. Fino a oggi non ho ricevuto una smentita dei fatti da me denunciati da parte degli organi della Santa Sede”.

“Dopo che ho denunciato questi fatti mi hanno mandato via” racconta Kamil a Nuzzi, sottolineando amaramente il fatto che tra tanti che operano in Vaticano “c’è solo politica, potere, con queste persone che vanno a dire messa alla mattina e la sera vanno al Mucca Assassina”, nota discoteca gay romana. Nuzzi, tra l’altro, annuncia ai cronisti una sua iniziativa: “Copia del libro sarà consegnata questa mattina al promotore di giustizia vaticano, Gian Pietro Milano, dall’avvocato Caterina Malavenda, con una mia breve lettera allegata, perché valuti i fatti che vi sono descritti e ne tragga le eventuali conseguenze”.

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