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Quelle sei emittenti tv che il governo potrebbe vendere ma che si appresta a regalare

di luiss_vcontursi |21 Agosto 2011 11:00

ROMA – Per racimolare un po’ di soldi, e tartassare meno i cittadini, il governo potrebbe vendere le frequenze tv. Ma invece di metterle all’asta e guadagnarci migliaia, le regala. La storia viene raccontata da Aldo Fontanarosa sulla ‘Repubblica’. Il giornalista racconta che il Garante per le Comunicazioni ha scovato 6 nuove frequenze nazionali che possono ospitare ripetitori e portare programmi tv agli italiani. Cinque frequenze sono buone per il digitale terrestre mentre la sesta può veicolare la televisione in mobilità (il Dvbh), ovvero per cellulari e tablet.

Secondo il senatore del Pd Vincenzo Vita se si organizzasse un’asta per vendere queste frequenze, lo Stato potrebbe ricavare tra i 3 e i 4 miliardi di euro. Un bel gruzzolo, soprattutto in un momento di crisi come questo. Ma il governo sembra intenzionato invece a regalare queste frequenze: a emittenti nuove o anche a quelle vecchie, come Rai e Mediaset.

Il senatore Vita, insieme a Giuseppe Giulietti portano avanti dal 2009 la battaglia perché le frequenze tv non vendano cedute, bensì vendute. Dal 2009 perché proprio in quell’anno il Garante per le Comunicazioni ritenne legittimo e possibile che le frequenze venissero regalate agli editori che avessero determinati requisiti. Poi sono arrivati il bando e il disciplinare di gara. Ed ora, il 6 settembre prossimo, partirà la preselezione delle emittenti candidate ad ottenere le frequenze.

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