Il Centro studi Promotor (specializzato nelle ricerche sul mercato dell’automobile), sottolinea come, ormai, al cronico calo dei consumi dei carburanti si associ una flessione della spesa e del gettito fiscale, mentre fino al 2012, malgrado la contrazione della domanda, spesa e componente fiscale erano aumentate. In un’analisi che prende in esame consumi, spesa e gettito fiscale degli ultimi anni, il centro studi sottolinea infatti che fino al 2012 all’andamento fortemente negativo dei consumi non ha corrisposto un analogo andamento della spesa, che è stata influenzata dalle dinamiche dei prezzi alla pompa spinti sia verso l’alto che verso il basso dalle variazioni delle quotazioni del petrolio, e, soltanto verso l’alto, dalla tassazione.
Di fatto i consumi di benzina e gasolio auto tra il 2006 e il 2012 sono passati da 47,7 a 38,9 miliardi di litri con un calo del 18,3%. La spesa è invece salita da 57,6 a 67,4 miliardi di euro (+17%), la componente fiscale è salita da 31,9 a 36,5 miliardi di euro (+14,5%) e la componente industriale è passata tra i due anni da 25,7 a 30,9 miliardi di euro (+20%). In sintesi dal 2006 al 2012 i consumi di benzina e gasolio auto sono crollati, ma spesa, componente fiscale e componente industriale sono aumentate.
Nel 2013, la situazione è però cambiata. In quest’anno, come noto, infatti non sono calati solo i consumi, ma anche la componente industriale (-9,6%), la spesa (-5,9%) e pure il gettito per l’Erario (-2,7%). Questa situazione caratterizza anche i primi cinque mesi del 2014, quando i consumi sono scesi del 2%, la spesa del 4%, le imposte dell’1,4% e la componente industriale del 7,3%. “E’ del tutto evidente – afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – che l’eccessiva tassazione su benzina e gasolio auto, non solo è una forte remora alla ripresa dell’economia, ma dalla fine del 2012 incide negativamente anche sul gettito fiscale. Si è cioè già verificato l’effetto Laffer, cioè l’effetto che si ha quando l?aumento della tassazione influisce tanto negativamente sui consumi da far calare il gettito”.