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Borsa, crolla Tokyo. Giù Milano, spread record: superata la Spagna

di luiss_smorgana |5 Agosto 2011 10:22

(foto Lapresse)

TOKYO- Crolla l’Asia e va giù anche l’Europa in Borsa. La Borsa di Tokyo raddoppia le perdite in poco più di 5 minuti di contrattazioni appena apre, poi arriva il tonfo del 3,72%, in linea con le perdite di Wall Street e dei listini europei, sui timori per la tenuta dell’economia globale e delle turbolenze finanziarie: l’indice Nikkei crolla a a quota 9.299,88, mandando in fumo 359,30 punti.

Perdite record per l’indice Hang Seng della borsa di Hong Kong. A meno di due ore dalla chiusura, la Borsa dell’ex colonia britannica ha toccato -5,1%. La borsa ha aperto a 4,3% per scendere subito a 4,81%. Shanghai perde l’1,78%.

Accentua il calo Piazza Affari dopo 10 minuti dall’avvio della seduta. Il Ftse Mib cede il 4,01% a 15.475 punti, con Intesa Sanpaolo in calo del 6,1% e Unicredit del 4,71%. Avvio di seduta pesante per la Borsa di Parigi. L’indice segna un calo del 6,06%.  La Borsa di Francoforte sbanda in avvio con l’indice Dax in pesante calo del 3,9%.

Dopo il balzo dell’avvio oltre la soglia dei 400 punti, lo spread fra Btp e Bund, che misura il differenziale fra i titoli decennali dei due paesi, supera un altro livello psicologico, quello dei 410 punti, arrivando a quota 412. Lo spread fra Bund e decennale spagnolo che in avvio era stato superato da quello dell’Italia, si e’ ora riportato sopra e viaggia intorno ai 414 punti. Ma i rialzi colpiscono altri titoli di stato dell’area euro come il Belgio (a quota 229 il massimo dall’introduzione dell’euro) e la Francia (88,4 punti) a causa della fuga generalizzata degli investitori verso i titoli di Stato della Germania

Ieri, 4 agosto, piazza Affari è andata in tilt proprio sull’orlo del precipizio. La spia rossa si era accesa circa un’ora e mezza prima della chiusura, con una nota che allertava il mercato su possibili difficoltà nel calcolo dell’indice di riferimento Ftse Mib. Fino alle 17, pero’, si e’ pensato al falso allarme, ma gia’ dopo 5 minuti era chiaro che qualcosa stava succedendo. Cosi’, mentre le altre borse europee si appesantivano sulla scia di Wall Street, Milano era letteralmente al buio, anche se il listino di riferimento indicava chiaramente che le cose non stavano andando affatto bene.

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