Caro gas, se va bene. Niente gas se va male. Usa e Gb embargo alla Russia, Germania e Italia ora non possono.

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 9 Marzo 2022 - 08:34 OLTRE 6 MESI FA
Caro gas, se va bene. Niente gas se va male. Usa e Gb embargo alla Russia, Germania e Italia ora non possono

Caro gas, se va bene. Niente gas se va male. Usa e Gb embargo alla Russia, Germania e Italia ora non possono FOTO ANSA

E’ guerra economica, non poteva che esserlo. E nonostante sia diffusissima la rivendicazione del diritto ad una guerra economica che non costi nulla, questa della guerra economica gratis è con tutta evidenza una contraddizione in termini, una cosa impossibile. All’interno della guerra economica va distinto il fronte della contrapposizione immediata e quello degli effetti e danni collaterali ma non per questo marginali e di dimensioni ridotte.

La battaglia del gas

Usa e Gran Bretagna hanno scelto di non comprare più gas dalla Russia. Possono farlo, entrambi i paesi non dipendono per i loro consumi energetici dal gas russo. Eppure Biden ha avvertito, ha sottolineato l’evidenza: contrastare Putin non sarà senza prezzo economico per i cittadini e consumatori americani. Germania e Italia non possono smettere di comprare gas russo. Lo facessero, si fermerebbero le industrie e letteralmente non ci sarebbe più il riscaldamento nelle case di italiani e tedeschi.

Quindi Italia e Germania devono continuare a comprare gas russo, anche se questo aumenta di prezzo, anche se così comprando si danno a Putin i miliardi di euro che tengono in piedi regime ed esercito russo. Germania e Italia ora letteralmente non avrebbero energia senza il gas russo e questo “ora” durerà al minimo per altri 12/18 mesi. Se va bene dunque, caro gas, gas carissimo. Comprato dalla Russia e comprato da chiunque altro possa fornirlo sul pianeta. 

I bisogni e i lamenti di aziende e categorie

Interi settori di attività economiche subiscono pesantissimo, abnorme rincaro dei prezzi dell’energia che usano. Autotrasporto, pescherecci, ceramica…Solo punta dell’iceberg. L’energia per qualunque tipo di attività economica e produttiva è e resterà carissima a medio se non a lungo termine. Nessun governo al mondo può esentare la propria popolazione da questo carico, carico di guerra economica. I governi possono lenire il caro energia, non possono risarcire in toto. Per la semplice ragione che non possono annullare la realtà.

Quindi il caro energia diminuirà la ricchezza prodotta, il Pil. Eroderà i margini di guadagno delle aziende, ne porterà alcune al confine della insostenibilità, impoverirà. Ci potranno essere aiuti sotto forma di pubblici sussidi, anzi ci saranno. Ma non potranno essere il ripristino per decreto governativo o per volontà popolare dei costi precedenti dell’energia. Ciononostante la reazione di molte categorie è di fatto uno sciopero contro la realtà e avere la realtà come controparte non è mai una strategia vincente.

Il fronte del petrolio

Usa e Gran Bretagna non compreranno, non comprano più petrolio dalla Russia. Possono farlo, non ne hanno bisogno per i loro consumi energetici. Sul fronte del petrolio la condizione di Germania e Italia è meno compromessa di quanto non sia sul gas. Del petrolio che serve ci sono altri fornitori al mondo. Ma questo non evita che il prezzo del petrolio su scala mondiale sia in netta ascesa. E non calerà in maniera significativa nel breve-medio termine.

Grano e mais e fertilizzanti e…

La Russia ha bloccato import ed export dai paesi “ostili”. In Ucraina si combatte. Quindi forniture di grano e mais da Russia e Ucraina azzerate. Ed erano buona parte delle nostre importazioni. Qualcosa del genere per i fertilizzanti agricoli. La guerra economica avrà, sta già avendo un prezzo sulla filiera alimentare. Generi alimentari costeranno di più.

Materie prime

Anche le materie prime che non provengono da Russia e Ucraina sono in fase di ascesa dei prezzi ovunque vengano estratte e commercializzate. Perché, quando una guerra è in atto, scatta ovunque il legittimo impulso a far scorte. E scatta anche la speculazione a far soldi, inaspettati e furiosi soldi, sulle merci di cui aumenta la domanda.

Redditi e consumi

Quindi redditi reali e consumi sono destinati a pagare un prezzo alla guerra, la guerra economica non può essere gratis per nessuno. Quanto alto sia quel prezzo e come vada ripartito nel tempo e nello spazio i governi, la Ue, la Casa Bianca, Pechino…Il quanto del prezzo i governi possono e devono provare a tenerlo il più basso possibile. Possibile, appunto. Chiunque ne voglia essere esentato e chiunque gli prometta esenzione sono letteralmente fuori dal mondo.