Slittano i ristori e ripartono le cartelle esattoriali del Fisco: è l’effetto delle dimissioni di Giuseppe Conte. Senza un decreto d’urgenza infatti si bloccano i provvedimenti economici che erano attesi a giorni dopo il via libera al nuovo scostamento di bilancio da 32 miliardi.
Il governo dimissionario può comunque gestire l’ordinaria amministrazione e già nei prossimi giorni potrebbe arrivare un nuovo stop agli atti del Fisco, anche se è probabile che le decisioni su un eventuale nuovo rinvio delle cartelle esattoriali avverrà con il nuovo Governo che ora si dovrà formare.
Cartelle esattoriali e ristori, cosa succede
Il 14 gennaio scorso infatti il Governo aveva deciso il rinvio delle cartelle esattoriali, ma vale solo fino a fine mese. Quindi senza interventi da lunedì gli atti del Fisco ricominceranno a partire. Si tratta chiaramente di un qualcosa che il Governo non avrebbe voluto per non dover andare a toccare i bilanci di famiglie e commercianti italiani già bastonati dal Covid. Ma anche perché significherebbe file agli sportelli dell’agente della riscossione e ancora prima alle Poste per ritirare le raccomandate, il tutto in piena pandemia.
Poi ci sono gli aiuti alle attività economiche. Il decreto Ristori 5 è lì che aspetta di essere approvato, ma la crisi di governo al momento l’ha congelato. Anche se sulla carta un esecutivo dimissionario potrebbe vararli lo stesso. Però non è detto che accada nei tempi stabiliti.