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Coronavirus, crollano i voli: per il traffico aereo peggio dell’11 settembre

di redazione Blitz |2 Aprile 2020 16:27

Coronavirus, per il traffico aereo peggio dell'11 settembre. Iata: "Maggior crisi di sempre" (Foto Ansa)

ROMA  –  Il coronavirus peggio dell’11 settembre per il traffico aereo internazionale. La Iata (International Air Transport Association) registra un calo a doppia cifra dei voli a febbraio, mese in cui si sono avute le prime misure restrittive per il coronavirus.

Il traffico passeggeri ha segnato infatti un calo del 14,1%, la flessione più profonda dall’11 settembre 2001, rileva la Iata, appellandosi nuovamente ai Governi perché intervengano in soccorso delle compagnie: “Senza dubbio – avverte il ceo, Alexandre de Juniac – questa è la più grande crisi che il settore abbia mai fronteggiato”.

A febbraio, secondo i dati Iata, a fronte del -14,1% a livello internazionale, solo per l’area Asia Pacifico il crollo del traffico è stato del 41,3%. In calo anche l’Africa (-0,7%), tiene invece l’Europa (+0,7%), mentre Nord America (+5,5%), America Latina (+3,1%) e Medio Oriente (+1,7%) sembrano non risentire ancora dell’effetto Covid-19.

In particolare, il mercato internazionale segna una flessione del 10,1%, il peggior risultato dall’epidemia della Sars del 2003 e una netta inversione di rotta rispetto al +2,6% di gennaio. Ancora più marcato il calo della domanda interna (-20,9%).

In calo anche gli altri dati che monitorano l’andamento del settore: a febbraio la capacità degli aerei segna un calo dell’8,7% e il load factor una flessione di 4,8 punti percentuali al 75,9%. “Questa è l’ora più nera per l’aviazione ed è difficile veder rispuntare il sole, a meno che i governi non diano un maggior sostegno al settore in questa crisi senza precedenti”, sottolinea il ceo della Iata, ringraziando quanti hanno già fatto qualcosa, ma evidenziando come “molti ancora devono farlo”.

“Il trasporto aereo giocherà un ruolo indispensabile nel supportare l’inevitabile ripresa. Ma senza un’azione aggiuntiva da parte dei governi oggi – avverte -, il settore non sarà nelle condizioni di aiutare” quando sarà passato questo momento. (Fonte: Ansa)

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