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Credit Agricole vende partecipazione in Intesa Sanpaolo

di admin |18 Febbraio 2010 21:36

L’Antitrust ha preso atto delle misure presentate da Intesa Sanpaolo e Credit Agricole per garantire l’indipendenza della banca italiana che prevedono, tra le altre cose, la cessione entro l’anno da parte del socio francese dello 0,8% della partecipazione in Intesa, pari in totale al 5,8%, e il trasferimento dell’esercizio dei diritti di voto sulla quota eccedente a un “monitoring trustee”.

Resta, tuttavia, aperta la procedura di inottemperanza nei confronti di Intesa Sanpaolo fino al 15 luglio 2011 per “tenere sotto stretta osservazione la piena esecuzione delle misure” in mancanza delle quali Intesa rischia una multa di 500 milioni di euro. Al contempo Intesa e Agricole hanno siglato un accordo per la cessione alla banca francese a condizioni di mercato di una rete di 150-200 sportelli in Italia, da finalizzare entro il 30 giugno 2010. Intesa riesce, dunque, a evitare la pesante multa che le sarebbe derivata dal mancato rispetto degli impegni presi con l’Antitrust in occasione della fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo Imi, effettiva dal 2007.

Il faro antitrust era stato acceso la scorsa primavera quando Agricole e Generali avevano siglato un accordo di consultazione sul 10,9% che prevedeva, tra le altre cose, anche la presentazione di una lista comune per il consiglio di sorveglianza. Ieri le due società hanno annunciato lo scioglimento del patto a far data dal 19 marzo prossimo. Inoltre Agricole avrebbe dovuto cedere la quota eccedente il 5% entro fine 2007 e scendere al 2% entro fine 2009.

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