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Crisi, Prodi: “La tensione dei mercati? Dovuta allo stallo della politica”

di Maria Elena Perrero |5 Dicembre 2010 11:37

L”’improvviso cambiamento dei mercati”, con ”l’attacco per la prima volta concentrato sui titoli italiani”, non è giustificato da ”eventi economici e finanziari del nostro Paese” ma è da ascrivere allo ”stallo” della politica. E’ la tesi sostenuta da Romano Prodi in un intervento pubblicato oggi sul Messaggero.

L’ex premier evidenzia che il debito italiano ”resta molto alto ma procede quasi in linea con le previsioni”, la crescita è ”inferiore alla media europea ma il sistema bancario rimane relativamente forte e meno inquinato dagli strumenti speculativi che hanno colpito le banche degli altri Paesi”, senza dimenticare le famiglie italiane che risultano ”tra le meno indebitate” in Europa.

”L’improvvisa tensione dei nostri mercati finanziari”, prosegue, ha origine quindi a suo avviso in primis dalla ”mancanza di una forte e tempestiva politica europea” e poi dalla politica interna.

”La lunga latitanza di decisioni – spiega -, la dissoluzione della maggioranza, le tensioni interne al governo, l’avvicinarsi del voto di sfiducia senza prospettive prevedibili per il dopo e le ripetute ipotesi di elezioni anticipate hanno aperto un fronte di instabilita’ che costituisce il campo più propizio per la speculazione internazionale”.

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