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Fiat, Fornero e Passera contro Marchionne: “Stop ai licenziamenti a Pomigliano”

di Alessandro Avico |1 Novembre 2012 20:16

Elsa Fornero

ROMA – Il ministro del Lavoro Elsa Fornero “invita la Fiat a soprassedere all’avvio della procedura di messa in mobilità del personale a Pomigliano in attesa della verifica di una possibilità di dialogo che non riguardi solo il fatto specifico, ma l’insieme delle relazioni sindacali”.

Il ministro constata, “con rammarico e preoccupazione la novità della fattispecie che fa evolvere le relazioni industriali nel senso dello scontro e dell’indurimento della contrapposizione; la mancanza di volontà di dialogo di entrambe le parti e l’assenza di una posizione comune da parte sindacale”. In questa situazione, conclude la nota, il ministro del lavoro “si adopererà per quanto di sua competenza per fermare l’avvitamento in una spirale nella quale tutti, dai singoli all’intero paese, sono perdenti”.

Anche il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, critica Marchionne: “Non entro nel merito di decisioni interne, ma non mi è piaciuta la mossa che è stata fatta”. Questo il suo commento a Sky tg24 sulla decisione di Fiat di mettere in mobilità 19 operai di Pomigliano.

Passera ha poi aggiunto che “è una buona notizia che la Fiat abbia confermato di non voler chiudere impianti in Italia, è importante che siano attivi e produttivi. Dal canto nostro, faremo il possibile perchè siano attivi e produttivi e non quasi fermi come sono oggi. Il gruppo di lavoro che abbiamo avviato per trovare tutti i modi per rendere più facile l’esportazione dal nostro Paese va proprio nella direzione di riempire, arricchire e rendere più competitivi gli impianti manifatturieri in Italia”.

Il ministro dello Sviluppo economico ha parlato anche delle ultime decisioni del Consiglio dei ministri: “Aver deciso di concentrare sul cuneo fiscale parte delle risorse che erano destinate al taglio delle aliquote Irpef va nella giusta direzione. Come spesso succede le proposte del governo possono migliorare attraverso il dibattito parlamentare”. Passera ha tenuto a sottolineare che la legge di stabilità “non è stata stravolta”. “Filosofia e ragioni della sua struttura – ha concluso – vengono confermate”.

“Bisogna proteggere l’Italia da Marchionne e dagli Agnelli”, afferma invece in una nota, il patron della Tod’s Diego Della Valle secondo cui “il presidente della Repubblica Napolitano e il premier Monti devono, a questo punto, intervenire e richiamare Marchionne e gli Agnelli al rispetto e al senso di responsabilità che devono al Paese”.

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