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FMI: A RISCHIO CRESCITA GLOBALE, OGGI VOTO PIANO PAULSON ALLA CAMERA USA

di admin |2 Ottobre 2008 10:52

Il primo passo è stato fatto. Il Senato degli Stati Uniti ha dato un forte segnale di fiducia a Wall Street approvando, con 74 voti a favore e 25 contro, il piano di salvataggio del sistema finanziario messo a punto dal segretario al Tesoro Henry Paulson dopo il crack della banca d’affari Lehman e l’assorbimento di Merrill Lynch in Bank of America. Il pacchetto da 700 miliardi di dollari, ulteriormente arricchito da emendamenti a difesa della middle class, passa oggi all’esame della Camera che lunedì aveva messo al tappeto il progetto ideato da Paulson per dare ossigeno alle banche di Wall Street.

IL PROVVEDIMENTO PASSA ALLA CAMERA – «Ora anche la Camera deve votare a favore», ha detto il presidente George W. Bush secondo cui le modifiche apportate al testo rendono digeribile il piano sia a repubblicani che democratici. In effetti hanno dato il loro via libera senatori di entrambi i partiti, tra i quali i candidati presidenziali Barack Obama e John McCain. La presenza in aula dei due senatori che si battono per ereditare le chiavi della Casa Bianca il 4 novembre ha aggiunto peso al momento del voto. Obama a un certo punto ha attraversato l’aula per stringere la mano al rivale McCain, ma il suo gesto è stato accolto con molta freddezza. McCain non ha fatto dichiarazioni di voto. Obama ha parlato per 13 minuti incitando ad approvare il piano che stanzia 700 miliardi di dollari per liberare dai mutui tossici i bilanci delle società di Wall Street ridando fiducia ai mercati e riaprendo il rubinetto del credito. Alla Camera leader di entrambi i partiti si sono detti fiduciosi che il piano possa passare con gli emendamenti introdotti al Senato: tra questi i 150 miliardi di dollari di sgravi fiscali per contribuenti e piccole imprese: potrebbero bastare a ripescare la dozzina di voti che lunedì avevano messo al tappeto il piano Paulson.

FMI – Nonostante il primo via libera al provvedimento, però, non sono ottimistiche le previsioni del Fondo Monetario Internazionale. «È a questo punto fin troppo chiaro che quello che stiamo osservando è lo shock sui mercati finanziari maturi più pericoloso dagli anni ’30, che sta ponendo una minaccia fondamentale alla crescita globale» afferma Charles Collins, vice direttore del dipartimento di ricerca dell’Fmi. Ci sono «fattori di rischio sostanziali» per la crescita economica, sostiene Collins, «nonostante la solidità delle grandi società non finanziarie e la forte risposta delle istituzioni» che sono finora riuscite ad arginare i rischi sull’economia reale. «Anche se in passato periodi di stress finanziario non sono stati seguiti necessariamente da recessione – spiega – quando il sistema bancario accusa danni forti come sta accadendo ora, la probabilità di un rallentamento severo aumenta. Inoltre noi riteniamo che i rischi di recessione impennano quando il periodo di stress finanziario è preceduto da un incremento dei prezzi immobiliari e da un’espansione del credito». L’Fmi sottolinea inoltre che l’economia di Eurolandia, «malgrado l’aumento dei prezzi degli asset e dei coefficienti di indebitamento», è «più protetta da un forte rallentamento» grazie alla relativa «robustezza» dei bilanci delle famiglie. In ogni caso, «interventi energici» da parte delle istituzioni pubbliche «sono cruciali per favorire il ristabilimento di fondi nel sistema finanziario».

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