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Francia, tassa sulla Nutella: +300% sull’olio di palma. E’ polemica

di Daniela Lauria |14 Novembre 2012 17:52

Francia, al vaglio del Senato l’emendamento Nutella: più 300% di tasse sull’olio di palma. Monta la polemica (Lapresse)

PARIGI – Scatta la polemica in Francia, in attesa dell’esame sul cosiddetto “emendamento Nutella” alla finanziaria 2013, approvato una settimana fa dalla commissione Affari sociali e mercoledì al vaglio del Senato. La norma “ingenerosa” prevede di aumentare del 300% la tassazione dell’olio di palma per uso alimentare, ingrediente fondamentale della celebre crema di cacao e nocciole. Intano dalla Ferrero fanno sapere che “la ricetta della nutella non si tocca”.

Un provvedimento apparentemente banale, fondato sulla volontà di combattere l’obesità e la cattiva alimentazione, ma che ha suscitato non poche polemiche per l’effetto che potrebbe avere sul prezzo di uno dei prodotti più amati dai francesi. Tanto che persino il prestigioso quotidiano parigino Le Monde dedica ampio spazio alla vicenda sul suo sito web, con tanto di ricostruzione storica della ”success story” della Nutella, un ”prodotto non come tutti gli altri”, che ”non lascia nessuno indifferente”.

Secondo i detrattori della golosa crema, la nocività di questo olio e il fatto che coltivazione delle palme contribuisce alla deforestazione in Malesia e in Indonesia, sono motivi sufficienti a voler triplicare la tassazione.

Ma devono fare i conti con un marchi che è ormai “diventato un cult – spiega a Le Monde Jean Watin-Augouard, storico dei marchi e caporedattore del magazine specializzato ‘La revue des marques’ – Una cifra lo dimostra: l’80% delle persone non acquistano dei sostituti se non trovano la Nutella. E’ allucinante!”. Merito, spiega, del gusto, ma anche di un’azzeccata strategia di comunicazione: un nome ”dolce”, dalle ”sonorità calde”, l’impegno a restare ”sempre identica” negli anni, e la capacità di Ferrero di abbinare alla sua ”forza commerciale” una “forza pubblicitaria, con una forte identità”.

La ricetta è stata inventata da Pietro Ferrero quando, alla fine degli anni ’40, nell’Europa in ricostruzione a corto di cioccolato, “per riempire i barattoli senza spendere troppo in cacao” ebbe l’idea di allungare la sua crema con olio e nocciole, racconta Les Echos.

La Nutella ha fatto della famiglia Ferrero la prima ricchezza d’Italia, la quinta d’Europa. I discendenti di Pietro Ferrero “pesano più di 18 miliardi di dollari. E’ più di Silvio Berlusconi”. E adesso il successo durerà? Secondo Les Echos, ci vorrebbe un boicottaggio massiccio per danneggiare il marchio. E anche se esiste un rischio per l’immagine, “i barattoli di Nutella si continueranno a vendere”.

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