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Grecia. Attesa nei mercati per la riapertura della borsa di Atene lunedi

di lgermini |2 Agosto 2015 19:26

La Borsa di Atene

GRECIA, ATENE – C’è attesa nei mercati per la riapertura della Borsa di Atene lunedi. Il via libera alle contrattazioni sulla piazza ellenica, dato ufficialmente venerdì scorso dalle autorità greche (comitato direttivo di Athens Exchange Stock Marcket e dai board di AthexClear ed Hellenic Central Securities Depository) segue l’ok del ministero delle Finanze e rappresenta un nuovo ulteriore passo verso la normalizzazione in Grecia.

Nella settimana scorsa il governo ha già alzato il tetto dei prelievi in banca a 420 euro in tre giorni invece di una settimana. Nel frattempo la Troika ha ricominciato a lavorare ad Atene e, per ora, senza ostacoli. Dopo gli incontri tecnici dei primi giorni il dossier è arrivato sul tavolo dei rappresentanti di governo che si trovano di fronte il team dei negoziatori composto per la Commissione Europea da Declan Costello, per il Fmi da Delia Velculescu, per la Bce da Rasmus Rueffer, mentre come rappresentante dell’Esm c’è Nicola Giammaroli.

La discussione è sull’avvio dei negoziati sul nuovo Memorandum che dovranno essere completati entro metà agosto per poter ottenere la prima tranche di aiuti entro il 20 agosto, quando ci sarà da rimborsare 3,4 miliardi alla Bce. Tra le misure in discussione dopo l’avvio della riforma delle pensioni – che comprende l’addio a quelle baby e l’aumento dell’età pensionabile – figurano sempre la reintroduzione dei licenziamenti collettivi e l’abolizione della contrattazione collettiva. Intanto sono in corso anche i colloqui tra i rappresentanti delle banche greche e quelli della Bce, per scongiurare l’ipotesi che, in caso di ristrutturazioni, si proceda con un ampio ‘haircut’ sui depositi sopra i 100mila euro, come avvenuto a Cipro a marzo 2013 e come prevedono le nuove norme europee sul fallimento ‘ordinato’ degli istituti.

In questo quadro si cerca di disinnescare la mina Fmi dopo che l’istituto di Washington ha ribadito di non poter finanziare la Grecia senza un impegno alla ristrutturazione del debito da parte dei Paesi dell’area euro, e senza ulteriori riforme da parte di Atene. Il Fondo non si unirà subito al salvataggio, ma aspetterà che i leader di Eurolandia si decidano a discutere di come ‘alleggerire’ il debito ellenico e che il Governo Tsipras faccia le prime riforme del nuovo Memorandum.

Una posizione tuttavia attesa dai responsabili economici dell’Unione europea. Il leader Alexis Tsipras nel frattempo ha convocato per settembre un congresso straordinario di Syriza per fare chiarezza sulle strategie future per il partito e per il Paese.

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